Cosa accade nell’anima di una donna che incontra il responsabile della sua solitudine, l’uomo, cioè, che ha provocato la morte di suo marito? Cosa scatta nella mente di Angela quando se lo trova davanti quasi inerme, colpito anche lui dal male, con la possibilità di averlo, quasi letteralmente, tra le sue mani? Ne abbiamo parlato, ed è stato un vero piacere, con Valentina Carnelutti che interpreta Angela nel film L’uomo senza colpa di Ivan Gergolet, in sala da giovedì 22 giugno, una storia di malattia e di morte, di colpa e di amianto, ma al tempo stesso di perdono, redenzione, e persino di eros.
Andrea, l’uomo amato da Angela che a cinquant’anni continua a sopravvivere con il cuore lacerato dalla sua assenza, se n’è andato dopo aver respirato per anni polvere d’amianto nella fabbrica dove lavorava, il cui responsabile era appunto Goran (Branko Zavrsan), l’altro uomo, quello che ora giace in un letto bianco colpito da un ictus. Il caso vuole che il figlio Francesco, vista la professionalità e la disponibilità di Angela, che in realtà nell’ospedale fa solo le pulizie ma è davvero brava ed empatica con i pazienti, le chieda di occuparsi di lui una volta tornato a casa.
Francesco, interpretato da Enrico Inserra, che rinuncia alla sua vita per non lasciare solo suo padre in quelle condizioni, non sa nulla di lei, non ha alcuna idea del legame involontario e funereo tra lei e suo padre, non sa neanche che di quella morte lenta e bianca è rimasto vittima anche il marito della più cara amica di Angela, Elena, e poi Elena stessa. E che nessuno è stato mai punito. Quale pensiero scorra veloce nella mente della donna a quella proposta non è chiaro. Il fatto è che comunque Angela accetta e diventa per Goran infermiera, fisioterapista, badante e persino donna del desiderio. Ruolo, quest’ultimo, alla quale lei stessa non si nega del tutto. La relazione tra i due diventa insana, inquietante, ad alta tensione, eppure sfocerà paradossalmente in qualcosa di benefico e benevolo, una sorta di perdono che riporterà la pace nel cuore di Angela e, in qualche modo, libererà l’uomo dal suo peccato.
L’uomo senza colpa, ambientato nella Trieste al confine con la Slovenia, è un film che indaga l’animo umano, e si capisce sin da subito dalla lunga scena onirica con cui si apre. L’essere umano spesso sorprende e ci sorprende, e altrettanto spesso le dinamiche che ci spingono ad agire sono contorte e incomprensibili, eppure c’è un certo filo logico che accompagna tutta la storia. E sicuramente c’è qualcosa di magico nell’interpretazione di Valentina Carnelutti nel dar vita a una donna tanto complessa e provata, non solo con la parola ma, soprattutto, con gli sguardi, con le movenze e le espressioni del viso che accolgono l’una dopo l’altra le emozioni contrastanti così come i dubbi e i pensieri della protagonista. Nel cast anche Rossana Mortara, Livia Rossi, Alessandro Bandini, Giusi Merli, Paoli Rossi. La nostra videointervista a Valentina Carnelutti: