Un concerto, due film e una mostra. È dedicata a Orson Welles la serata di pre-apertura, martedì 1 settembre, di Venezia 72, dalle 20.30 in Sala Darsena. Si comincia con l’anteprima mondiale de Il mercante di Venezia, film inedito e incompleto del grande regista americano targato 1969, senza finale e lungo appena 35 minuti, nella versione restaurata da Cinemazero e dal Filmmuseum di Monaco di Baviera, protagonista di una vera e propria odissea cinematografica, così come il secondo lavoro di Wells presentato questa sera al Lido.
Era il 2 settembre 1951 quando il suo Otello, tra i film più attesi, venne cancellato all’ultimo momento dalla 12esima Mostra del cinema di Venezia. La pellicola pare non fosse pronta, anche se la versione ufficiale fu che era stata bloccata alla dogana, così si tentò di recuperare il vuoto con una versione doppiata in italiano ma la gatta frettolosa, si sa, fece i gattini ciechi, e il regista, insoddisfatto del risultato, non ne permise la proiezione. Peraltro anche quando arriverà nei cinema italiani Otello non piacerà poi così tanto, nonostante fosse stato girato in gran parte in Italia, e cadde nell’oblio. Oggi, a 60 anni di distanza e nel centenario della nascita di Orson Welles, eccolo finalmente a Venezia in versione restaurata dalla Cineteca Nazionale con i dialoghi a cura di Gian Gaspare Napolitano supervisionati dallo stesso Welles, la voce di Gino Cervi e soprattutto con scene inedite rispetto a tutte le altre versioni.
Il concerto è quello dell’Orchestra Classica di Alessandria che eseguirà la partitura originale composta appositamente per Il Mercante di Venezia dal Maestro Angelo Francesco Lavagnino mai eseguita dal vivo, mentre l’esposizione mostra alcuni bozzetti dei personaggi shakespeariani disegnati da Welles su scatole di sigari.