Arte nell’arte. La Nuvola di Fuksas, tra le location più suggestive della Capitale, ospita questo fine settimana la terza edizione di Roma Arte in Nuvola, la grande fiera internazionale di Arte Moderna e Contemporanea ideata e diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. e promossa con EUR Spa, con la direzione artistica di Adriana Polveroni e la consulenza di Valentina Ciarallo.
Sui suoi 14mila metri quadri di spazio espositivo su due piani, Roma Arte in Nuvola ospita quest’anno oltre 150 gallerie d’arte nazionali ed estere, da Tel Aviv a Dubai, da Londra, Parigi, Barcellona e la belga Knokke fino a New York e Osaka. Arte a 360 gradi, di ogni forma, materiale, idea e colori, evocativa di immagini, memorie, riflessioni e pensieri, che regala allegria e tocca il cuore, a tratti sorprendente e a volte così ipnotica che non te ne vuoi più allontanare.
Michelangelo Pistoletto, con il suo Mar Mediterraneio che si fa specchio attorno al quale, prima di uscire, ci si può sedere tra mille colori diversi, Mimmo Paladino, Afro, Agostino Iacurci e Tommaso Binga i grandi artisti presenti con 40 opere in prestito dalla Collezione Farnesina esposte in anteprima. Nero bianco nero, opera iconica di Alberto Burri del 1955, arriva alla Nuvola dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, mentre Senza titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomóvil di Pedro Reyes dalla collezione del Maxxi e Victor Fotso Nyie e la sua opera in ceramica Suivre ses Reves dal Museo delle Civiltà.
Clou di Roma Arte in Nuvola la grande mostra dedicata ad Alighiero Boetti a trent’anni dalla scomparsa, tra gli artisti italiani più apprezzati del secondo Novecento e tra i protagonisti del gruppo dell’Arte Povera, in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte: trenta lavori su carta, espressione delle diverse fasi dell’artista, da Senza Titolo a Lavori Postali, da Biro ai Fregi fino ai grandi arazzi-cartine del mondo.
Fra le opere presenti anche Mettere al mondo il mondo del 1973 mentre un ruolo decismente prorompente è quello di Copertine, grande lavoro del 1984 di 3 metri per 6 composto da dodici elementi, che esprime tutto l’interesse dell’artista alle copertine delle riviste, riprodotte a matita su tela, solo per le immagini: un intero anno può essere riassunto combinando dodici pubblicazioni mensili.
Dopo Israele e Ucraina, quest’anno come paese straniero Roma Arte in Nuvola ospita l’Australia, celebrata con la grande mostra di arte aborigena Threads and Lands composta da lavori di pittura, scultura, intaglio del legno e arazzi di artisti quali Witjiti George, Nyunmiti Burton, Yaritji Heffernan e Zaachariaha Fielding a comporre una narrazione ispirata alla materialità fisica e alla creazione.
La Città delle Donne è la mostra di Roma Capitale mentre l’Archivio Luce Cinecittà offre una presentazione di cinegiornali dedicati alle grandi mostre degli anni Sessanta e una rassegna di film prodotti dedicati all’arte contemporanea. Molti i personaggi presenti all’inaugurazione, da Elisabetta Pellini a Nancy Brilli, da Caterina Balivo a Giovanni Muciaccia. Ecco il nostro videoreportage di Roma Arte in Nuvola: