Prima era la marijuana, adesso è Internet. Giampaolo Morelli torna alla regia per la terza volta dopo 7 modi per farti innamorare e Falla girare, con il secondo capitolo della saga di Natan, e cioè Falla girare 2, dal 23 agosto su Prime Video, dove, appunto, ad essere scomparsa dal mondo stavolta non è la cannabis come nel film del 2022, ma la Rete, con tutti i suoi derivati, social in primis. E per l’influencer che ha lanciato la posa selfie con la bocca a culo di gallo è stata una tragedia doversi riciclare come promoter di aspirapolveri e affini nei supermercati.
In realtà 14 mesi senza poter postare, pubblicare, recensire e criticare in piena libertà hanno segnato un po’ tutti, e non bastano gli escamotage, per quanto creativi e divertenti, per continuare a farsi vedere e ascoltare dal mondo non potendo contare su Instagram e compagnia bella, o per comunicare alla velocità di whatsapp o di un’e-mail: a un mondo offline a conduzione analogica nessuno era preparato.
Anche il fratello di Natan, Arturo, e i suoi amici, l’ex spacciatore Oreste e il giornalista Guglielmo, ovvero Giovanni Esposito, Fabio Balsamo e Ciro Priello, sono in crisi. Confermato dunque il cast del primo capitolo, al quale si aggiungono Desirée Popper, nel ruolo di Zoe, una hacker bellissima e combattiva che ha i suoi buoni motivi per impedire che Natan riporti Internet sul pianeta, affiancata da Greta e Malcom (Valeria Angione e Livio Kone), e Christopher Lambert, ebbene sì, Highlander in persona, ovvero Muller, il nuovo villain di Falla girare 2, spietato capo del gruppo Noweb.
Ma qual è stata dunque la causa di tale tragedia? Un virus, secondo la versione ufficiale, ma nulla è come sembra. E anche chi inizialmente sarà schierato l’uno contro l’altro, potrà rivelarsi unito in nuove, strategiche e necessarie alleanze. Ma soprattutto: riuscirà il nostro eroe nella sua nuova impresa? Ovviamente sì, ma tra suspence e colpi di scena, azione, gag e ironia, il divertimento è assicurato fino all’ultimo fotogramma. La nostra videointervista a Giampaolo Morelli e Desirée Popper: