Carnevale Romano di Orfeo Tamburi torna visibile grazie a Tevere Day (video)

di Patrizia Simonetti

Torna alla luce Carnevale Romano, affresco di Orfeo Tamburi del 1939 rimasto nascosta per oltre quarant’anni nel seminterrato del Palazzo dell’Anagrafe Civile di Via Petroselli, al centro di Roma, ex sede di Uffici del Governatorato, all’interno di un ambiente nato come Sala di Rappresentanza. L’iniziativa, una delle numerose nell’ambito di Tevere Day, la manifestazione capitolina guidata dall’omonima associazione, è stata presentata oggi alla stampa proprio nella sala del murale che per tre giorni, da domani 11 ottobre a domenica 13 ottobre, potrà essere ammirato dal pubblico.

Per noi è un grandissimo onore aver partecipato a questa iniziativa che è poi la nostra missione: il recupero – ha detto Alberto Acciari, presidente di Tevere DayRiportare la gente sul Tevere, far notare quanto è importante per la vita, anche economica, delle persone. Il Tevere Day significa tutti noi. Oggi recuperiamo quest’opera fondamentale che apre la porta al Palazzo del Governatore, che non è proprio una meraviglia, ma è ricco di rifiniture e marmi… e sabato e domenica – annuncia – andremo a scoprire le meraviglie segrete dell’Ospedale Fatebenefratelli Gemelli-Isola…”

Carnevale Romano è stato realizzato da Orfeo Tamburi, nato a Jesi nel 1910 e morto a Parigi all’età di 84 anni, su un supporto di foratini che corre con un insolito sviluppo curvilineo su tre pareti della sala per un totale di 46,50 mq di superficie. L’artista marchigiano rappresenta dunque quest’antica festa romana senza soluzione di continuità, da sinistra verso destra, in un crescendo di colori e immagini.

Dentro ci ha messo anche facce note, ovvero i ritratti di artisti, letterati e suoi amici che amava particolarmente dipingere. E c’è anche il suo autoritratto: lo vediamo in piedi e di rosso vestito subito dopo la prima curva dell’affresco, con una corona di alloro e  una sottile cinta bianca che solo a una visione ravvicinata mstra la sua firma e la data dell’opera, come vi mostriamo nel nostro video a fine articolo. E anche il cane Febo di Curzio Malaparte…

“Queste iniziative sono per resistere – ha dichiarato Lorenza Bonaccorsi, presidente del I Municipio di Roma – dobbiamo lavorare ancora alla qualità di un territorio difficile come questo, e siam felici di inserirci nel Tevere Day che ha una visione più ampia della vivibilità. Questa iniziativa è l’affermazione di un principio: riportare qualità e bellezza in luoghi considerati ostili. E questi momenti di riflessione, piccoli mattoncini per resistere e poi costruire qualcos’altro, anche un palazzo brutto può celare bellezza e ricchezza”.

Ad illustrarci storia e caratteristiche del Carnevale Romano di Orfeo Tamburi è stata infine la professoressa Giulia Ghia, assessore alla Cultura e alla Scuola del I Municipio e storica dell’arte, rivelandoci anche un curioso aneddoto: “Venti giorni fa ho incontrato l’ultimo venditore di libri usati e su una copertina di un libricino seminascosto ho riconosciuto un particolare dell’affresco di Orfeo Tamburi, scoprendo poi tante cose di lui da queste pagine…

Il Carnevale Romano è l’unico affresco di Orfeo Tamburi che riuscì a vederne il primo restauro. Era molto famoso per la sua grandissima abilità di disegnare, soprattutto ritratti. E fu una pittrice sua amica, Liana Ferri, che, spaventata dall’impresa che avrebbe dovuto compiere, cedette a lui il compito di dipingere l’affresco che però non venne mai inaugurato e per il quale Tamburi non fu mai neanche pagato”. Ecco il nostro video dell’affresco, con Giulia Ghia che ci racconta molte altre cose interessanti sull’opera e sulla sua realizzazione:




Le Foto sono di Angelo Costanzo