“Per mio padre era tutto un gioco, il set era per lui il posto più sereno, io non ho mai visto nessuno più felice di lui di andare al lavoro…” Chiara Mastroianni ricorda così suo padre sul Red carpet della Festa del Cinema di Roma dove è stato presentato in anteprima Ciao Marcello Mastroianni l’antidivo, il docufilm diretto da Maurizio Corallo dedicato al grande attore in onda stasera, martedì 29 ottobre, in prima serata su Rai 3.
In occasione del centenario della nascita di Marcello Mastroianni, scomparso a 72 anni nel 1996, viene qui celebrato da un’angolazione inedita attraverso un racconto per immagini, dove il collega Luca Argentero, tra un filmato e l’altro, si ritrova a raccontare a una giovane assistente montatrice, interpretata da Barbara Venturato, la vita avventurosa e la carriera straordinaria dell’indimenticabile Marcello.
Star assoluta, portatore sano di fascino latino, Mastroianni, a partire dai tempi de La dolce vita di Federico Fellini, ha incarnato alla perfezione l’italiano ideale e il seduttore per antonomasia celebrato in tutto il mondo, ma nella realtà non era affatto un latin lover, piuttosto un uomo riservato, sensibile, discreto e insicuro, innamorato della vita e della sua semplicità: il cibo casereccio, le amicizie, l’amore, di cui nella vita reale è stato vittima in misura proporzionale a quanto sia stato carnefice nei suoi film. Ciao Marcello si snoda all’insegna di una sorta di autoracconto in cui Mastroianni rivive in scena grazie a interviste d’epoca che lo vedono protagonista e a testimonianze dei grandi registi che lo hanno scelto come compagno di viaggio, clip tratte dagli oltre 150 film da lui interpretati, materiali d’archivio italiani e stranieri spesso inediti, backstage girati sui suoi set e filmini privati.
“L’umanità di Mastroianni, la sua ironia, il suo scanzonato non prendersi sul serio, il suo non essere mai un divo ma sempre un essere umano, con le debolezze e le fragilità che attraversano l’animo maschile, sono le doti e le caratteristiche su cui ci siamo maggiormente soffermati con la cosceneggiatrice Silvia Scola per cercare di ritrarre da vicino il divo italiano più mediatizzato di sempre – racconta il regista – Il suo fascino non è mai tramontato grazie alle scelte che seppe fare durante la sua lunga carriera che lo hanno condotto ad interpretare con coraggio e lungimiranza personaggi che pochi attori arrivati al suo successo avrebbero accettato: il cornuto, l’impotente, l’omosessuale, l’infame, l’uomo incinto, tutti ruoli che accettava, anzi cercava, per mettersi in gioco e liberarsi dalla gabbia stretta del Latin Lover che il suo fascino e il successo planetario del film La dolce vita e del suo personaggio rischiavano di imporgli. Marcello, caso unico di attore il cui nome identifica più del cognome, capisce immediatamente, con una lucidità sensitiva, i rischi di essere il primo attore italiano esposto alla luce accecante del successo mediatico mondiale. Attraverso un lungo e approfondito lavoro di ricerca tra gli archivi italiani ed internazionali il docufilm ambisce a restituire un’immagine ricca e divertente delle tante sfumature di Mastroianni in una sorta di ininterrotto autoracconto ricco di ricordi e aneddoti di vita e di lavoro“. Il ricordo di Chiara Mastroianni: