I sorci già piacciono a pochi, quelli verdi poi terrorizzano per antonomasia. Se poi da metafora diventano reali, escono dalla fogna e arrivano in TV e per loro stessa definizione – sì perché parlano pure – sono “i più maleducati e i più bastardi”, non possono avere un futuro più lungo di cinque lunedì. Che comunque non è poco.
Arrivano dunque lunedì 5 ottobre alle 23.30 su Rai2, dopo Pechino Express, i Sorci Verdi di J-Ax, che tanto ci si è concentrato che non sa neanche se tornerà a fare il giudice a The Voice, un programma che è tutto un programma viste le premesse, ovvero l’anteprima di venerdì scorso al posto di Lol dove Alessandro Aleotti in persona e in completo classico metà verde e metà rosso con camicia bianca a effetto tricolore, ha spiegato che non c’è nulla da stupirsi se un altro rapper arriva a condurre in televisione visto che “i politici italiani hanno usato i soldi pubblici per comprarsi diamanti, escort, yachts e suv di lusso e l’unica cosa che manca ai politici italiani per girare un video rap è un featuring con Fedez”.
Cosa c’è dunque in Sorci Verdi? Intanto i sorci verdi , ovvero Ascia, Brambo e Pezza con le voci di J-Ax degli anni Novanta rifatta da Roofio dei Two Fingerz, di Albertino e del rapper Shade, tutti con battute molto freestyle, ovvio. Poi la musica live con la band del maestro Paolo Jannacci. E poi tutto ciò che di americano piace a J-Ax, dal rap stesso alla stand up comedy fino alle serie tv e agli sketches, ma fatti a modo suo, che “raccontano l’Italia in un modo che ancora non s’è visto in televisione”, dice, provando ad esempio a immaginare “come suonerebbero gli allarmismi sugli immigrati se cambiassimo la parola immigrati nella parola alberi o se le grandi serie americane fossero proposte in Italia”.
Nello studio 2 di Via Mecenate a Milano trasformato in un Drive In degli anni quaranta non possono mancare le ragazze pop corn, non proprio delle Barbie come si vedono in altri programmi o come le protagoniste di certe intercettazioni telefoniche, dice J-Ax, ma brutte certo non sono. Non manca neanche l’onnipresente disturbatore romano (Augusto Pedari) e la sfida a colpi di rap tra due personaggi famosi, tipo Ligabue contro Vasco. Ma il piatto forte sono le sue interviste: a Maria De Filippi, tanto per rompere il ghiaccio, per parlare di coppie gay e di liberalizzazione delle droghe leggere, tema caro all’autore di Maria Salvador, tormentone della scorsa estate, sequel ideale di Ohi Maria dei suoi ex Articolo 31. Poi toccherà a Marco Travaglio, a Cochi e Renato e al già citato Fedez, ma solo perché “abbiamo finito il budget e ho dovuto chiedere un favore a un amico” ironizza J-Ax, con gran finale a sorpresa.
Del resto “Rai2 sta cercando di continuare a rinnovare il parco prodotti – dice il direttore Angelo Teodoli – con J-Ax è stato amore a prima vista, siamo nelle sue mani…” Lui, dal canto suo, spera che Sorci Verdi “sarà una bomba”, ma poi abbassa il tiro e “mi basta anche che sia un raudo nel bagno di Via Mecenate” assicura. Poi con una sincerità disarmante aggiunge che “Sorci verdi è un David Letterman sotto acido che prova a farsi un muppet” che però “guarderei fino alla fine senza ca..rmi il c…”, che “torna la satira e io offendo tutti, pure la Rai, ma solo dalla terza puntata” e che “tra la prima e la seconda puntata c’è differenza perché è come se mi abbiano tolto un palo dal culo”. Metafora da rapper.