Le donne con la loro arte, il loro saper fare, il loro coraggio e le loro rivendicazioni. A loro è stata dedicata la serata di ieri nella sala degli Arazzi a Palazzo Piacentini a Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che quest’anno ha ospitato la 21esima edizione del Premio Afrodite ideato dall’Associazione Donne nell’Audiovisivo Women in Film Italy che da sempre ne celebra l’eccellenza nel mondo dello spettacolo, in particolare del cinema, della fiction, della cultura e della creatività artistica. Presentata da Steve Della Casa e Marilina Succo, la serata ha visto la consegna del Premio Afrodite 2025 ad attrici e registe affermate ed emergenti, ma ha anche ascoltato le loro parole e i loro pensieri su quanto ancora le donne siano costrette a dimostrare. Con ironia e semplicità ad esempio, Emanuela Fanelli, premiata per il ruolo di Trilli in Follemente di Paolo Genovese, ha raccontato di quanto ancora si parli di ironia femminile o di figura femminile, dedicando poi con generosità il suo riconoscimento a tutte le colleghe perché, ha detto “il successo di una lo è di tutte”. (Video a fine articolo)
Di grande impatto anche il discorso di Monica Guerritore, premiata per la serie Netflix Inganno di Pappi Corsicato che la vede nel ruolo di una donna matura che si innamora follemente di un giovane, riscoprendo così la sua sensualità. E proprio sulla discriminazione in base all’età delle donne di cinema e TV, l’attrice ha sottolineato che “tra i 50 e i 70 anni le donne sono in un limbo, non vengono raccontate, le attrici non hanno più ruoli e le donne non sanno più chi sono” aggiungendo: “è molto difficile oggi non pensare a quanto poco di economico, voi dei Ministeri, attribuiate alla potenzialità femminile, perché non siamo solo spirito, divertimento, sensualità, abbiamo grandi capacità imprenditoriali”. Infine, sul suo film su Anna Magnani che esattamente tra un mese, il 26 aprile, inizierà a girare dopo aver incontrato mille difficoltà in quando regista e sceneggiatrice donna, ha rivelato: “i soldi che ho guadagnato con Inganno li ho messi in un’azienda imprenditoriale, una società, e sono padrona del mio film; ho rifiutato compromessi con le piattaforme perché Anna Magnani deve andare al cinema”. (Video a fine articolo)
Il Premio Afrodite 2025 al miglior film è andato a Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini e alla sua protagonista Francesca Maggiora Romano. Mentre per l’opera seconda è stata premiata Giulia Steigerwalt per il suo film Diva futura. A Margherita Ferri, regista del pluripremiato Il ragazzo dai pantaloni rosa, è andato il premio per il caso dell’anno e “per la delicatezza, l’intensità e la forza con cui ha saputo trattare una realtà drammatica lasciandoci comunque un messaggio di speranza” si legge nella motivazione (videointervista a fine articolo).
Premio corale al cast di Diamanti, ultimo capolavoro di Ferzan Ozpetek: a ritirarlo una rappresentanza delle 18 attrici del cast composta da Luisa Ranieri, Anna Ferzetti, Milena Mancini, Milena Vukotic, Lunetta Savino e Aurora Giovinazzo, a consegnarlo lo stesso regista che ha ricevuto anche una targa speciale di Afrodite “per la sua straordinaria capacità di valorizzare il talento, l’estro e la forza di un piccolo grande mondo femminile”. (Videointerviste a fine articolo)
Premio Afrodite 2025 alla miglior giovane attrice ad Arianna di Claudio per la sua interpretazione di Roberta nel film Champagne di Cinzia TH Torrini, anche lei presente alla serata, dedicato alla vita di Peppino Di Capri. A Sonia Bergamasco il Premio per il documentario Duse, The Greatest che l’ha vista esordire alla regia. Mentre a Valeria Golino, impossibilitata a partecipare alla serata, è andato il riconoscimento per la serie Netflix L’arte della Gioia tratta dal romanzo di Goliarda Sapienza. Chiara Sbarigia. presidente Cinecittà e APA, ha vinto il Premio Afrodite per l’impegno nel valorizzare il nostro cinema a livello internazionale. Al termine dela cerimonia di premiazione, anche quest’anno il brindisi con buffet al Bernini Sina Hotel, oramai punto di ritrovo del mondo del cinema. Le nostre videointerviste a Lunetta Savino, Anna Ferzetti, Milena Mancini, Ferzan Ozpetek, Margherita Ferri e i discorsi di Emanuela Fanelli e Monica Guerritore:
Le Foto sono di Angelo Costanzo