Se dal titolo 30 notti con il mio ex vi aspettate una commedia romantica dove lei torna da lui, l’avrete. Ma aspettatevi anche qualche variazione sul tema… Terry infatti, la protagonista femminile interpretata da Micaela Ramazzotti, non vive più da tempo con il suo ex marito Bruno, cui dà vita Edoardo Leo, che si prende cura di sua figlia adolescente Emma, interpretata dall’esordiente Gloria Harvey. Fa facendo il meglio che può con lei, che in effetti è tanto, considerando che le compra pure gli assorbenti, anche se per lei sono sempre quelli sbagliati. Il loro è un rapporto alquanto dinamico, come tutti quelli tra un padre e un figlia di quell’età. Ma c’è dell’altro.
Terry non vive in un’altra casa, non ha lasciato Bruno e Emma per un altro uomo o per gestire in modo diverso la sua vita. Terry ha avuto bisogno di aiuto e per questo è stata a lungo in una struttura dove ha compiuto un percorso di recupero emotivo. Per dirla in modo più semplice e diretto, Terry sente le voci e per placarle fa quello che le dicono, tipo spaccare una parete della casa o buttarsi in stato confusionale in una piscina. A volte si perde, si confonde appunto, parla a sproposito, senza filtri, non sa mantenere un segreto né tacere quando chiunque lo farebbe. Un po’ troppo per una società che ha stabilito regole e limiti. Però ora sta meglio, dice la dottoressa Angela (Anna Bonaiuto) e può ritornare nel mondo. Prima però, ci vuole un passaggio di mezzo, ovvero stare per un mese a casa con il suo ex e con sua figlia.
Ora, considerando che Bruno, ex calciatore ora consulente finanziario, ha già i suoi problemi, come qualcuno che al lavoro gli ruba i clienti, o la figlia che lo bistratta o lo ignora, non accoglie con grande entusiasmo la proposta, come se già sapesse che se ne aggiungeranno altri di problemi, come i vicini di casa milanesi, interpretati da Beatrice Arnera e Andrea Pisani, che minacciano denunce, o la sua fidanzata Camilla, cui dà vita Francesca Valtorta, che non ci vede proprio chiaro in questa storia, e altri e altri ancora. Eppure quello tra Bruno e Terry sarà un viaggio pericoloso quanto appagante, durante il quale ognuno prenderà dall’altro, con Terry che ricorderà a Bruno il ragazzo spensierato e appassionato che era, e Bruno che si metterà al posto di Terry per comprenderla meglio e magari rendendosi conto di non aver mai smesso di amarla.
Che poi è ciò che dovrebbe fare ogni coppia per recuperare, se vuole, il proprio rapporto. Nel mezzo, tante situazioni divertenti, un cast davvero nel ruolo e una regia, quella di Guido Chiesa, leggera ma rispettosa, che rendono 30 notti con il mio ex la commedia che il titolo suggerisce, arricchita da qualcosa di più profondo che, anche se con il sorriso, è di certo in grado di suggerirci che non è poi così netta la separazione tra persone normali e non, che dalla diversità può arrivare soltanto arricchimento e una nuova scoperta o riscoperta di noi stessi, e che una relazione può sempre ricomporsi se siamo in grado di accettarne anche quelle parti, quei dettagli, quelle imperfezioni che ci rendono la vita forse un po’ più difficile, ma anche meravigliosamente complicata, inasinata, variopinta e degna di essere vissuta.
Ciliegina sulla torta L’avresti detto mai, la canzone dei titoli di coda di Malika Ayane che ne parla così: “ è un brano che parla di amore maturo. Così come innamorarsi è facilissimo e l’emozione della scoperta rende irresistibile l’inizio di una storia, conoscersi in profondità è una missione che ha luogo ogni giorno, anche quando non ci si sopporta, anche quando la realtà del quotidiano non ha niente di attraente. Lì c’è l’amore, oltre ai giorni sbagliati, oltre alle abitudini che l’altro ha e che possono innervosire. Quando si comprende abbracciando la completezza e la possibilità della persona che abbiamo scelto per stare accanto a noi”. Il nostro videoincontro con i protagonisti e il regista di 30 notti con il mio ex, al cinema dal 17 aprile: Micaela Ramazzotti, Edoardo Leo, Gloria Harvey, Guido Chiesa:
Le Foto sono di Angelo Costanzo