L’agente Mauro Capoferro ferma con la sua pattuglia un’auto con tre giovani a bordo. I due ragazzi li perquisiscono subito e sono puliti, per la ragazza, che intanto si è messa la pistola nei pantaloni, bisogna aspettare che arrivi una volante con un agente donna, ma poi anche lei risulterà pulita, l’arma lasciata scivolare sotto il sedile della macchina della polizia dopo aver finto un malore. Il poliziotto avvisa per telefono il commissario Michele Romano che dà la caccia a Antonio Iovine, che quell’auto risulta di una società collegata al boss dei Casalesi e Romano gli risponde di portargli i tre sospetti e poi può staccare che le ferie richieste se l’è meritate, ma quelli la pistola l’hanno recuperata e sparano: Capoferro muore e pure l’altro agente che era con lui. Comincia così Sotto copertura, la miniserie di Rai1 in onda stasera e domani, lunedì 2 e martedì 3 novembre in prima serata, dedicata proprio a quei due poliziotti caduti realmente in servizio il 27 aprile 1993 a Napoli che nella realtà si chiamavano Germano Autuori e Michele Del Giudice. Prodotta da Lux Vide e Rai Fiction e diretta da Giulio Manfredonia, Sotto copertura racconta la cattura del boss dei casalesi Antonio Iovine detto ‘o ninno, arrestato il 17 novembre 2010 dopo 14 anni di latitanza dal capo della squadra mobile di Napoli, Vittorio Pisani. Iovine è interpretato da Guido Caprino (guarda la nostra videointervista a Guido Caprino e Raffaella Rea), il commissario Romano, alias Vittorio Pisani, da Claudio Gioè (guarda la nostra videointervista a Claudio Gioè), nella sua squadra anche Raffaella Rea nel ruolo di Rosanna Croce e Antonio Gerardi in quello di Salvo Izzo. Una storia vera con qualche aggiunta romanzata. “I punti salienti del racconto di Sotto copertura, e anche molti dialoghi, sono tutti realmente accaduti – spiega Guido Manfredonia – non c’è nessuna invenzione, allo stesso tempo la storia suggerisce dei riferimenti narrativi che aprono lo spazio al racconto di genere sui sentimenti”. Iovine vive nascosto nel suo covo sotterraneo a Casal di Principe tra mille comodità: la TV, il tapis roulant e Anna (Dalila Pasquariello), una bella ragazza che durante la settimana fa l’estetista e il week end è tutta sua, con la benedizione di papà e mamma, e che lui riempie di regali. Sarà grazie a lei che alla fine la squadra di Romano arriverà a prendere il boss, lei che intanto farà la sua scelta tra l’amore pulito, quello di Emilio (Filippo Scicchitano) e il mondo in cui è nata. Anche Romano ha una figlia che se ne vuole andare all’estero a studiare perché “Napoli mi fa schifo e paura” dice al padre, ma lui le risponde che “voglio che resti e provi a canbiare le cose”. E stavolta c’è il lieto fine, anche per questo è stata definita l’anti Gomorra.
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