Partito a gennaio da La Pergola di Firenze, arriva a Roma il 5 marzo al Teatro Ambra Jovinelli per poi girare il resto d’Italia La gatta sul tetto che scotta, il capolavoro del drammaturgo statunitense Tennessee Williams premiato con il Pulitzer nel 1955, in seguito portato sul grande schermo con i volti di Liz Taylor e Paul Newman.
Maggie “la gatta” è Vittoria Puccini, in questi giorni sul grande schermo nel ruolo di Catalina in Maraviglioso Boccaccio dei Taviani e reduce dal successo televisivo come protagonista de L’Oriana, la fiction sulla vita della scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, qui al suo debutto teatrale. Accanto a lei il marito Brick interpretato da Vinicio Marchioni, il Freddo di Romanzo Criminale con cui la Puccini ha condiviso anche il set de L’Oriana, e Paolo Musio nel ruolo del suocero. La regia è di Arturo Cirillo.
L’opera approfondisce il tema delle relazioni nell’ambito della famiglia e della famiglia allargata. Maggie per alleggerire la sua delicata situazione familiare, racconta una serie di bugie perché teme di dover lasciare la casa del marito nel caso non riesca a dargli un erede. La purezza dei sentimenti si contrappone all’ipocrisia della realtà in un mix di sensualità, di passioni rimaste non dette, di sottintesi.
“Il nostro spettacolo non fa alcun riferimento al film perché quella società degli anni Cinquanta non esiste più – precisa Vittoria Puccini – c’è una frase che mette a nudo l’umanità di Maggie quando dice: ‘stavo per dirti una cosa: mi sento sola. Tanto sola’. Lei ha perso la sua identità anche come donna, perché viene rifiutata dal marito e si sente drammaticamente fragile”. E anche il marito Brick annega nell’ipocrisia, sottolinea Vinicio Marchioni: “lui che potrebbe esserne vittima è invece il primo ipocrita che non si riconosce tale. Maggie al contrario che non si è creata la propria solitudine, è davvero la vittima di qualcosa ed è l’unica che riesce alla fine a far venire a galla la verità”.
La gatta sul tetto che scotta resta a Roma fino al 15 marzo. Il 17 marzo appuntamento a Venaria, al Teatro della Concordia, il 19 marzo all’Alfieri di Asti. Dal 20 al 22 marzo al Teatro Duse di Bologna, dal 24 al 29 marzo a Verona, al Teatro Nuovo. Il 31 marzo e il 1 aprile a Lugano al Cittadella. Dall’8 al 19 aprile, gran chiusura al Teatro Diana di Napoli.