vive su una nave dalla quale, per qualcosa che gli è accaduto in passato, non scende da anni, un po’ come Novecento di Baricco/Tornatore, solo che lui era un pianista mentre Ruggero fa il cuoco. Esattamente all’opposto della visione del mondo c’è Gegè, un tempo cantante, più o meno, ora finto produttore, che ancora non si arrende alla sua invisibilità. Insomma, il primo si è volontariamente tolto da davanti, il secondo ha il rimpianto che davanti nessuno ce l’ha mai messo, tanto diversi i personaggi quanto chi li interpreta in Onda su Onda, da giovedì 18 febbraio in 300 sale, dove Rocco Papaleo dirige se stesso e pure Alessandro Gassmann, proprio come in Basilicata coast to coast: anche qui tanta musica, il tema del viaggio, la cosceneggiatura di Walter Lupo e l’approdo sul palcoscenico in nome del teatro canzone del regista-attore lucano, così come fu anche per Una piccola impresa meridionale.
Ruggero e Gegè si incontrano sulla nave mercantile dove Ruggero vive e cucina capitanata dal Comandante De Lorenzo (Massimiliano Gallo) sulla quale Gegè sale per andare in Uruguay, dove stranamente pare si ricordino ancora di lui dopo trent’anni: tanto infatti è passato da un concerto che aveva tenuto a Montevideo e siccome una riccona del posto aveva trovato la sua anima gemella proprio in quell’occasione, ora lo rivuole sul palco. Almeno questa è la versione ufficiale. È lei che paga e paga anche la bella Gilda Mandarino (Luz Cipriota), organizzatrice dell’evento e… molto altro ancora. Peccato che proprio mentre Gegè sta per coronare il suo sogno di tornare a cantare e soprattutto di incassare ben 500 Euro, la sua voce gli tira un brutto scherzo. Per fortuna c’è Ruggero con il quale, dopo essersi sinceramente odiati, ha intrecciato una relazione molto simile a una vera amicizia. Tra equivoci, piccoli colpi di scena, rivelazioni e carrambate – nel vero senso della parola perché in questi casi neanche la TV uruguayana scherza – le cose si aggiusteranno, per così dire, proprio quando sembra stiano per precipitare. Ecco la nostra vieointervista a Rocco Papaleo e Alessandro Gassmann con tanto di siparietto musicale finale: