I più vecchi ricorderanno i capelli lunghi di Mario Kempes, l’eleganza di Johnny Rep e Neeskens. In altre parole, due tra i protagonisti di Argentina-Olanda, la finale del campionato del mondo di calcio 1978 che incoronò la Seleccion. L’evento per antonomasia dello sport si svolse allora in un’atmosfera cupa e tesa in Argentina dopo l’instaurazione di un regime militare che sfruttò la rassegna iridata come sinistra vetrina per rafforzare la propria autorità e per dare una dimostrazione di efficienza.
Questo è lo sfondo emozionante e commovente de L’ultimo volo di Giovanni Clementi che dal 3 all’8 marzo e dal 10 al 15 dello stesso mese va in scena al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma. La regia è di Claudio Boccaccini. Protagonisti quattordici giovani interpreti nei panni di una classe di liceali con la partecipazione di Paolo Perinelli.
Buenos Aires, 25 giugno 1978. Stadio Monumental. L’Argentina si stringe intorno ai suoi beniamini che sfidano gli olandesi per conquistare il mondo. La tensione dell’attesa della finale si unisce alla gioia, ai sogni e agli amori di un gruppo di giovani studenti con le angosce e le paure di un’intera popolazione ostaggio dei dittatori e del dramma dei desaparecidos: migliaia e migliaia di persone sparite nel nulla perchè colpevoli di non essersi allineati al regime.
Si tratta di una prima assoluta quella in scena all’Ambra alla Garbatella. Nel 2011 fu realizzata una versione differente con un altro cast e molte rivisitazioni del testo. Dalla prossima stagione partirà la vera e propria tournee de L’ultimo Volo. A gennaio 2016 il debutto, sempre a Roma, alla Sala Umberto e a seguire in giro in tutta Italia.