Pier Paolo Pasolini muore ammazzato a Ostia, lungo il litorale romano, il 2 novembre 1975. La versione ufficiale racconta che ad ucciderlo è stato un giovane che lui voleva violentare, ma le vere circostanze e responsabilità del suo omicidio non sono mai state chiarite. La macchinazione è il film di David Grieco, amico e assistente di Pasolini, che ripercorre i suoi ultimi tre mesi di vita e ricostruisce i fatti, partendo da quell’estate del 75 quando un gruppo di amici del giovane Pino Pelosi, che ha legami con la criminalità romana e con cui lo scrittore e regista ha una relazione, rubano le pizze con la pellicola di quello che sarà il suo lavoro più discusso, il film Salò o le 120 giornate di Sodoma che Pasolini sta ancora montando, per chiedere poi un riscatto, ma con il reale intento di ucciderlo. Del resto allo stesso tempo Pasolini sta anche scrivendo il libro Petrolio con cui riprende temi e alcuni passi del libro denuncia Questo è Cefis, uscito nel 1972 e subito scomparso dagli scaffali, autore un certo Giorgio Steimetz, che svela tutta la storia del presidente di Eni e Montedison definendolo il vero capo della P2. La macchinazione sarà in sala dal 24 marzo distribuito da Microcinema. Ad interpretare Pier Paolo Pasolini è Massimo Ranieri, nel cast anche Libero De Rienzo, Matteo Taranto, Francois Xavier Demaison, Milena Vukotic, Roberto Citran, Tony Laudadio, Alessandro Sardelli e l’amichevole partecipazione di Paolo Bonacelli e Catrinel Marlon. In attesa di vederlo e incontrare regista e cast, vi regaliamo una clip, quella del primo incontro tra Pasolini (Ranieri) e Steimetz (Citran):
La macchinazione è prodotto da Propaganda Italia in associazione con Mountfluor Films, in coproduzione con To Be Continued Productions, in associazione con Aliante Partners SpA. Ed ecco il trailer:
564