Come dovrebbe essere un paese per essere definito perfetto? O anche soltanto quasi perfetto? Magari tutti i suoi abitanti dovrebbero avere la passione per il cricket, nell’unico ristorante che c’è dovrebbero servire il sushi e il sashimi senza neanche sapere cosa sono, tanto meno il wasabi che li accompagna, e meglio ancora se ogni giorno sotto le ruote della bicicletta trovi un biglietto da 5 Euro. Ce lo racconta così il nuovo film di Massimo Gaudioso, Un paese quasi perfetto, appunto, in sala il 24 marzo grazie a 01, con il quale dopo tanta sceneggiatura, da Benvenuti al Sud a quasi tutti i film di Matteo Garrone, torna alla regia “senza l’assillo di essere anche autore” dice, visto che si tratta del remake di una pellicola canadese di qualche anno fa, La grande seduction scritta da Ken Scott e diretta da Jean Francois Pouliot, riadattata ai tempi e ai luoghi che ci sono più congeniali e più attuali. Così come attuale è il tema, quello della dignità del lavoro, tanto forte quanto lieve è il modo in cui è trattato. Protagonisti Fabio Volo e Miriam Leone, insieme anche in TV ne Le Iene, Silvio Orlando, Carlo Buccirosso, Nando Paone e molti abitanti – tra cui zia Caterina di 102 anni – dei due paesi dove è stato girato, ovvero Pietrapertosa e Castelmezzano, da cui il mix Pietramezzana, nome di fantasia di un paesino arroccato tra le Dolomiti lucane dove vivono 120 anime che si fingono il doppio perché altrimenti la fabbrica non ce la costruiscono, e non lo fanno neanche se non c’è un medico che vive e opera in paese. E a dire il vero un medico a Pietramezzana non c’è. Per questo, dopo aver in qualche modo ricattato e costretto a trasferirsi in paese per un mese il chirurgo estetico Gianluca Terragni, che è Fabio Volo, intercettano pure le sue telefonate per carpirne gusti e desideri e rendere il paese perfetto, o appunto, quasi perfetto per lui tanto da restarci. E non è un capriccio: l’unica risorsa era infatti una miniera che ora è chiusa, così in paese si vive di cassa integrazione mentre i giovani se se sono andati tutti, tranne Anna, che è Miriam Leone – che vedremo presto anche nel nuovo film di Pif e anche in quello di Bellocchio – che lavora al bar e sogna ancora di poter mettere su famiglia là dov’è nata. La fabbrica, dunque, sembra essere l’unica soluzione per salvare Pietramezzana e i suoi abitanti. Ne abbiamo parlato con Fabio Volo e Miriam Leone, ecco la nostra videointervista:
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