Era un po’ che se ne parlava, eccolo dunque Romanzo Siciliano, ultima serie Mediaset su mafia e dintorni targata Taodue, una sorta di nuova Squadra Antimafia che però, niente paura, tornerà comunque in autunno con l’ottava stagione e tante novità. Romanzo Siciliano arriva invece lunedì 16 maggio in prima serata sempre su Canale 5 diretta da Lucio Pellegrini, e anche qui, come tradizione vuole, c’è un filo conduttore che lega le 8 puntate, ognuna dedicata a un caso ispirato a un vero fatto di cronaca nera, tra colpi di scena e personaggi di cui conosceremo anche il privato e, per alcuni, pure qualche scheletro nell’armadio. La novità assoluta sta invece nel protagonista, un inedito Fabrizio Bentivoglio per la prima volta nel ruolo di un detective, al quale, c’è da dire, ci dobbiamo un po’ abituare che fa strano vederlo in azione con la pistola in mano e il giubbotto antiproiettile, il tenente colonnello Sergio Spada. Arriva dalla Lombardia ma ormai sono diversi anni che è il comandante dei Carabinieri di Siracusa. In Sicilia 8 mesi prima ha perso la moglie Silvia (Sandra Ceccarelli) in uno strano incidente stradale: stava discutendo al telefono con lei quando la donna ha cominciato a gridare che i freni non funzionavano e poi lo schianto con l’auto giù nel precipizio. E adesso, mentre continua a sognare quella scena, un’autobomba esplode in una mattina di sole all’uscita dal liceo della figlia Nora (Astrid Casali) che non muore, come invece accade a quattro ragazzi, ma rischia di perdere una gamba e che, giustamente, continua a implorare il padre di lasciare l’isola e tornare a casa. Spada ne è sicuro: dietro quell’attentato c’è Cosa Nostra e in particolare il boss mafioso Salvo Buscemi (Ninni Bruschetta, qui la nostra videointervista) al quale dà la caccia da sempre, latitante da vent’anni e irriconoscibile perché con un intervento di chirurgia plastica si è fatto cambiare la faccia e per il quale lavora il giovane ma ambizioso Salvatore (Alessio Vassallo). Buscemi, tanto per cambiare, è pappa e ciccia con un politico che si chiama Flores (Gianfranco Iannuzzo) e che finisce in tribunale. Mentre Spada indaga sull’esplosione coadiuvato dai suoi fedelissimi, come il capitano Neri (Filippo Nigro, qui la nostra videointervista), che ancora deve capire dove è nato e da chi, il tenente Damiani (Eleonora Bolla), figlia di un colonnello dei carabinieri ammazzato dalla mafia vent’anni prima, il capitano Mutti (Vanessa Compagnucci), donna ambiziosa e sempre più vicina a Spada, e il giovane carabiniere scelto Azzarello (Giuseppe Tantillo), arriva da Torino un nuovo pm, tal Emma La Torre (Claudia Pandolfi), che inizialmente non va affatto d’accordo con Spada, ma poi tra i due nascerà qualcosa (e ti pareva). Fabrizio Bentivoglio parla così del suo personaggio, ma anche di come spesso la realtà superi la finzione, del clima sereno respirato sul set e del fatto che lui, invece, la TV non la guarda proprio:
Ed ora la nostra videointervista a Claudia Pandolfi durante la quale, siete avvisati, non ne abbiamo azzeccata una…
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