Pensate di sapere tutto su Via col vento? Siete davvero sicuri che tutto filò liscio nella Hollywood del 1939 tra il produttore David O. Selznick, il regista Victor Fleming e lo sceneggiatore Ben Hecht chiamati a risistemare quello che sarebbe stato l’opera cinematografica per antonomasia di tutti i tempi? Accadde davvero tutto ciò che raccontano sul palcoscenico Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti e Gigio Alberti protagonisti della travolgente commedia Hollywood di Ben Hutchinson adattata e diretta da Virginia Acqua, che il 17 novembre arriverà all’Ambra Jovinelli di Roma. Li abbiamo incontrati e videointervistati questa mattina proprio alla presentazione della prossima stagione del teatro romano:
“Una sterzata sulla prosa”. Così la direttrice artistica Fabrizia Pompilio ha definito la direzione intrapresa dalla nuova stagione dell‘Ambra Jovinelli il cui slogan è CommediE all’italiana … e non solo. Non solo perché, ad esempio, l’apertura è affidata il 20 ottobre a un artista che regala al pubblico della buona musica classica scherzandoci su e parliamo di Elio che presenta Largo al factotum dello stesso Elio – che si cimenterà in Don Giovanni e ne Il Barbiere di Siviglia così come in odi alla zanzara e al criceto – e di Roberto Prosseda che lo accompagnerà al pianoforte, un viaggio certo originale nella storia della musica classica che va da Rossini a Mozart e Kurt Weill fino alle canzoni moderne di Luca Lombardi. “Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare – dice Elio – Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me”. E sarà ancora la musica a parlare, stavolta di cinema, in un altro spettacolo di teatro canzone, A ruota libera, sul palcoscenico un vero e proprio collettivo formato da Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi, che lo dirige pure, con ospiti a sorpresa ad ogni rappresentazione.
La commedia invece rispetta le regole dell’Ambra Jovinelli che da sempre la vuole al tempo stesso d’autore e popolare, comica e sociale, rotante e puntante a temi seri con uno sguardo ironico che tocca la satira. Ecco allora dal 3 novembre Bello di papà con Biagio Izzo diretto da Vincenzo Salemme; Valerio Mastandrea ancora protagonista di Migliore, scritto da Mattia Torre cui il teatro dedicherà a settembre una sorta di retrospettiva, cosa curiosa per un giovane regista e drammaturgo qual è: Migliore porta sul palcoscenico la contraddittoria quanto inquietante storia di Alfredo Beaumont, un uomo normale che si trasforma in un uomo cattivo, e allora tutti cadranno ai suoi piedi.
Poi Venere in pelliccia, con Sabrina Impacciatore e Valter Malosti, spettacolo tratto dalla celeberrima piece di Ives che Roman Polanski ha portato al cinema; Locandiera B&B di Edoardo Erba con un’insolita Laura Morante nel ruolo di una Mirandolina innovativa e contemporanea; Due di Miniero Smeriglia dove Raoul Bova e Chiara Francini, già dal montaggio del loro letto matrimoniale, si ritrovano a rendersi conto che la convivenza non è e non sarà certo tutta rosa e fiori; infine immancabile all’Ambra anche quest’anno Paola Minaccioni che con Michele Santeramo mette in ordine lungo il filo di una storia tanti dei suoi personaggi che hanno calcato palchi di teatri e studi televisivi, ognuno al loro posto con un senso, o quasi, quello di Voi siete qui per la regia di Paola Rota.