A Complete Unknown: videointerviste a Timothée Chalamet e Monica Barbaro

di Patrizia Simonetti

Timothée Chalamet ha superato se stesso. In A Complete Unknown al cinema dal 23 gennaio diretto da James Mangold, interpreta un Bob Dylan impressionante, negli atteggiamenti, negli sguardi sfuggenti, e soprattutto nella voce. Timothée Chalamet parla e canta come Bob Dylan, non attraverso una banale imitazione o uno scimmiottare sacrilego, ma con un studio attento e un talento probabilmente innato nel cogliere l’essenza delle persone. In A Complete Unknown canta tantissime canzoni tra cui Song for Woody, Blowin’ in the wind, Masters of war, Like a rolling stone, Mr. Tamburine Man con la naturalezza di una rock (folk) star, suona l’armonica e la chitarra come non avesse fatto mai altro nella vita, sorprendente è dire poco.

Così come in Quando l’amore brucia l’anima Walk the Line aveva fatto cantare Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon interpreti di Johnny e June Carter Cash, per Timothée Chalamet James Mangold ha dunque voluto fare lo stesso: “Non volevo che Timmy scomparisse, ma che contaminasse Bob con la sua personalità. Se il film diventa una semplice serie di manierismi e imitazioni vocali, la rappresentazione è vuota”. Del resto tra pandemia e pandemia e scioperi del settore, hanno sì messo a rischio la produzione del film, ma al contempo hanno allungato fino a 5 anni il tempo che il giovane attore newyorkese ha potuto dedicare alla sua impeccabile preparazione. “Una volta entrato nel personaggio, non potevo più fuggire – ha rivelato lo stesso Chalamet che a noi, direttamente sul red carpet della premiere romana, ha aggiunto: “Ho avuto appena cinque anni e mezzo per lavorarci, e senza sosta, davvero senza sosta. Quindi non è stato proprio un approccio scientifico. Era solo farlo ancora e ancora, come quando sei ossessionato da chiunque tu sia ossessionato. Non l’ho sentita come un lavoro la ricerca di quella voce, è come imitare la tua popstar preferita in una stanza da qualche parte, ma all’infinito“.

Allo stesso tempo anche Edward Norton che interpreta Pete Seeger canta le sue canzoni, e così è anche per Boyd Holbrook che è Johnny Cash e per Monica Barbaro che è Joan Baez: “Joan era una musicista incredibile, era un’attivista, ha fatto parte di alcuni dei momenti più importati della storia degli Stati Uniti – ci ha detto con entusiasmo sul red carpet – fa tante cose, disegna, credo che dipinga, è una sorta di artista a tutto tondo nel modo più bello… È difficile scegliere una canzone preferita, penso che la musica sia incredibile perché puoi trovare canzoni diverse quando senti cose diverse. Inoltre ho un rapporto molto intimo con tutte le canzoni di questo film, adoro Don’t Think Twice, It’s All Right, adoro Farewell Angelina, adoro il modo in cui Joan canta quelle canzoni e amo le sue canzoni. Non è inclusa nel film, ma adoro la sua canzone Diamonds and Rust”. Nel cast anche Elle Fanning che interpreta il suo primo amore Sylvie Russo, Dan Fogler che è il manager Albert Grossman, Norbert Leo Butz nel ruolo del produttore discografico Alan Lomax. 

In A Complete Unknown siamo nella New York del 1961 tra sconvolgimenti sociali, politici e culturali, si contesta la guerra, si denunciano i poteri forti e ci si batte per i diritti civili con manifestazioni, cortei, canzoni. E c’è la musica folk, quella di Woody Guthrie e di Pete Seeger. Bob Dylan arriva dal Minnesota all’inizio dell’anno con la sua chitarra, è, difatti, un completo sconosciuto, ha un grande talento rivoluzionario con il quale cambierà il corso della musica americana. Il suo idolo, Woody Guthrie, interpretato da Scoot McNairy, è in ospedale, va a trovarlo, lo incanta con una canzone scritta per lui, e conquista anche Pete Seeger, amico di Guthrie, ogni giorno accanto al suo letto. “In una delle prime scene del film, Dylan incontra Woody Guthrie in un ospedale del New Jersey e gli canta un brano scritto per lui – spiega James Mangold – entra così a far parte di una comunità e quella cultura lo fa diventare sempre più grande, tanto da superare il movimento che lo aveva accolto. Il film racconta la sua storia di un momento specifico, e non l’intera vita, parla di un mondo in cui moltissimo viene comunicato attraverso le canzoni”.

L’ascesa di Dylan coincide con la guerra fredda, la crisi dei missili di Cuba, l’assassinio di Kennedy, la marcia per i diritti civili su Washington verso il Lincoln Memorial: Bob Dylan cantò prima che Martin Luther King pronunciasse il suo discorso I Have a Dream. Dylan mise tutto il suo scontento, il suo sgomento e la sua rabbia nella sua musica che accese l’entusiasmo di una generazione diventando una vera e propria icona. A Complete Unknown si ispira al libro del 2015  Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica. A Complete Unknown. Dylan Goes Electric! di Elijah Wald, e difatti si conclude con quell’evento, quando Dylan sconvolse il mondo e fece arrabbiare i suoi fan più puristi quando attaccò la chitarra elettica sul palco del Newport Folk Festival esibendosi con una rock band. Del resto The Times They Are A-Changin’…

A Complete Unknown, in sala da giovedì 23 gennaio, che avrà anche il pregio di portare le generazioni più giovani che adorano Chalamet a conoscere meglio un’icona della musica di ogni tempo, è stato presentato in anteprima a Roma con una conferenza stampa cui hanno partecipato Timothée Chalamet, Edward Norton e Monica Barbaro, e una premiere serale all’Auditorium Parco della Musica dove sul red carpet abbiamo videointervistato Timothée Chalamet e Monica Barbaro:







Le Foto sono di Angelo Costanzo