Al via l’Italian Horror Fantasy Fest con Paolo Ruffini, Alvaro Vitali, Simonetti, Stivaletti, De Sica

di Patrizia Simonetti

Che ci fa quel Pierino di Alvaro Vitali in un Festival Horror a fianco di Claudio Simonetti e Brando De Sica? Vanta indubbiamente curiose novità l’Italian Horror Fantasy Fest al via domani, giovedì 13 giugno, allo Stardust Village di Roma. E non si dica che anche il presentatore sia scontato visto che si tratta di Paolo Ruffini

Ideato nel 2010 dal direttore artistico, produttore e regista Luigi Pastore come evento estivo del litorale romano per celebrare i maestri della Settima arte di genere italiano e di scoprire nuovi talenti, quest’anno l’Italian Horror Fantasy Fest, come si evince dalla nuova denominazione, apre anche al fantasy, tra corti, lungometraggi, cosplayer e mostre. Tra queste ultime, quella che unisce gli scatti di Franco Bellomo dai set di Dario Argento alle opere del concept artist Luca Musk, e quella del maestro degli effetti speciali Sergio Stivaletti cui si devono anche il nuovo logo e il Premio speciale della kermesse, entrambi ispirati alla figura del drago, nonchè alcuni film unici nel loro genere che verranno riproposti per l’occasione come Maschera di cera e Rabbia furiosa Er canaro.

A Claudio Simonetti, leader dei Goblin, si deve invece la musica del promo del Festival. Inoltre nel corso del Festival terrà delle masterclass così come il collega Fabio Frizzi, e Federico Zampaglione, prossimo all’arrivo in sala del suo feroce The well!. Spazio anche ai giovani registi quali Brando De Sica, con il suo pluripremiato Mimì Il principe delle tenebre e Luna Gualano con l’apprezzatissimo La guerra del Tiburtino III, prodotto dai Manetti Bros., al maestro dell’italian thrilling Antonio Bido, che proporrà in anteprima nazionale Funérailles Non ti voglio, suo ritorno al genere oltre quarant’anni dopo Solamente nero, a Luigi Cozzi, consulente artistico della manifestazione che lo coinvolgerà per il suo Cozzilla, ricolorazione e rimontaggio del super classico dei kaiju eiga Godzilla di Ishiro Honda, allo sceneggiatore Antonio Tentori.

Ed eccoci ad Alvaro Vitali che avrà uno show tutto suo intitolato Pierino contro i mostri, a metà tra lo spettacolo e il talk: “i veri mostri sono i padroni delle guerre e della droga – ci dice il comico romano nella nostra videointervista – noi lavoriamo al cinema, facciamo i mostri ma siamo mostri buoni…”

Questi i film in concorso nei tre giorni dell’Italian Horror Fantasy Fest: Cabin di Nancy O’Brien, 13 notes en rouge di François Gaillard, I want to be a plastic chair di Ao Ieong Weng Fo, Lesbian psycho? di Nicola Vitale Matei, The activated man di Nicholas Gyeney e Unlucky to love you di Mauro J. Capece, tutti giudicati da una giuria di qualità presieduta dal regista Eros Puglielli. In anteprima, inoltre, il documentario Il tempo del sogno diretto da Claudio Lattanzi e preceduto dal videoclip Suspiria 45, e La lunga notte dei morti viventi di Dario Germani al quale è anche dedicata una retrospettiva con i suoi Antropophagus II, The Slaughter La mattanza, No way out e il cortometraggio Non mangiare Hamill. Infine, in collaborazione con il Fantafestival, Zio Tibia e le versioni restaurate di Contamination, Lo squartatore di New York e Due occhi diabolici.

La direzione artistica del Festival conferirà poi il Premio Bruno Mattei dedicato al compianto regista di Virus L’inferno dei morti viventi e Rats Notte di terrore ad un autore o artista distintosi in maniera particolare. Il premio Flat Parioli Award andrà all’autore che si è più distinto nell’innovare la grammatica del suo genere di riferimento, mentre la targa Flat Parioli coprirà i costi necessari alla post-produzione video, realizzata all’interno del proprio laboratorio, di un’opera che lo stesso autore andrà a dirigere negli anni successivi. Radio ufficiale dell’Italian Horror Fantasy Fest è Globo Vintage. L’Italian Horror Fantasy Fest è stato presentato con una colorata conferenza stampa in Campidoglio, dove abbiamo realizzato le nostre videointerviste a Brando De Sica, Alvaro Vitali, Claudio Simonetti, Sergio Stivaletti e Luca Musk: