Non puoi non commuoverti guardando Attraverso i miei occhi, anche se non hai un cane. Non puoi non restare sorpreso o ammaliato dall’amore che può nascere e crescere e resistere al tempo e alle avversità tra un cane e il suo umano. Parliamo di un film, certo, ma quante storie sorprendenti leggiamo sui giornali o ascoltiamo nei racconti delle persone su cani coraggiosi, tenaci, legati da corde invisibili ma molto, molto forti, alle vite dei loro umani? E non è forse vero che a volte, guardando il nostro cane sul muso, ci viene da chiederci a cosa starà mai pensando? Attraverso i miei occhi di Simon Curtis arriva in sala giovedì 7 novembre e sono tanti, davvero tanti, i motivi per cui non dovreste perderlo. Intanto perché insegna la fedeltà e la lealtà che ad oggi sembrano valori sempre più latitanti. Poi perché gli animali hanno bisogno di essere amati visto quante ne passano tra crudeltà gratuite e maltrattamenti incomprensibili. Poi perché Attraverso i miei occhi parla a metafore della vita, di quanto sia importante vincere una corsa automobilistica e superare gli ostacoli. Poi perché c’è l’irresistibile Milo Ventimiglia a cui ne succedono di ogni come in This is Us e c’è anche Amanda Seyfried. Poi perché tutta la storia è raccontata dal punto di vista e dai pensieri del cane che in questo caso si chiama Enzo, bello e intelligente, un po’ filosofo e pure un po’ montato tanto che si è messo in testa che quando morirà si reincarnerà in un essere umano. Praticamente un eroe. E poi perché a dar voce ai suoi pensieri sarà pure nella versione originaria del film un certo Kevin Costner ma in quella italiana c’è Gigi Proietti in persona che ha tenuto banco, oggi a Roma, in un’esilarante conferenza stampa parlando di cani che a volte sì, sembra proprio che pensino, e “quello che ti da un cane te lo darà sempre” dice parlando per esperienza, e di piccioni, di doppiaggio e del suo prossimo ruolo cinematografico, quello di Mangiafuoco nel Pinocchio di Matteo Garrone che arriverà in sala il giorno di Natale. E di questo film naturalmente. E a proposito di doppiaggio, un piccolo ma sentito plauso va anche ad Anita Sala, la giovanissima doppiatrice di Ryan Kiera Armstrong che interpreta Zoe, la figlia del protagonista umano, cioè Denny, che abbiamo sentito e risentiremo prestissimo in Frozen dar voce alla piccola Elsa.
Enzo tuttavia, dobbiamo ammetterlo, è un cane speciale. Adora le corse e non si spaventa come farebbero altri al rombo dei bolidi sulla pista, anzi, ama stare lì a guardare il suo umano che gareggia e pure a vedere la Formula Uno con lui accoccolati sul divano. Adora anche i documentari di National Geographic – è da uno di quelli che ha appreso che in Mongolia tutti credono che i cani si reincarnino in esseri umani e lui non vede l’ora di avere “pollici opponibili e lingua giusta per parlare”. E quando pensa, beh, dice cose che noi umani… Attraverso i miei occhi è diretto da Simon Curtis che porta sul grande L’arte di correre sotto la pioggia, best seller di Garth Stein che, come detto, vede protagonista un Golden Retriever di nome Enzo. Ed è lui, anziano e saggio, a raccontarci la sua storia con Denny, il pilota da corsa che si innamora all’istante, contraccambiato, di quel cucciolo color dell’oro che gli resterà accanto sempre, condividendo con lui gioie e dolori, momenti difficili e ore spensierate, fino all’ultima corsa. E non è forse questo l’amore? Di questo ed altro abbiamo parlato nel nostro videoincontro con Gigi Proietti: