Torna Baby Boss ma, come tutti I bambini, è cresciuto. Un po’ in fretta direi visto che dal primo film sono passati solo cinque anni, ma si sa, la magia del cinema… E anche suo fratello Tim è diventato un uomo, si intende, come del resto i vede anche nell’ultima sena di Baby Boss. E se Tim è ora un amorevole padre di famiglia, legatissimo alle figlie Tabitha e Tina (più a Tabitha in realtà), Ted, l’ex Baby Boss in completino nero e inseparabile valigetta 24 ore, non poteva che essere diventato l’amministratore di un fondo di investimenti. Quindi, vi chiederete, chi è stavolta Baby Boss 2? Ma Tina, naturalmente, ed è un vero piacere vedere due uomini grandi e grossi, più o meno, comandati a bacchetta da una neonata… Anche lei infatti, come un tempo lo zio, lavora sotto copertura come agente segreto della Baby Corp. con l’incarico di far luce su alcuni oscuri segreti della scuola della sorella maggiore aperta soltanto a ragazzi molto dotati, e soprattutto sul suo fondatore alquanto strano e inquietante che si chiama Dr. Erwin Armstrong. I fratelli Tempketon saranno dunque costretti ad allearsi in nome della famiglia. Non per nulla il titolo completo del film è Baby Boss 2 Affari di famiglia. E, a proposito di famiglia, ci sono pure i nonni! E c’è anche una vecchia sveglia che torna a nuova vita, la sveglia di quando Tim era piccolo e che ha pure un nome: Wizzie.
Arriva dunque al cinema il sequel del primo film della DreamWorks Animation, al centro un nuovo Baby Boss tutto al femminile, una ragazzina più o meno neonata e ancor più divertente, se mi permettete, dell’originale. Ci troviamo un Tim molto uomo di casa a fronte di una moglie, Carol, molto presa dalla carriera. Tim è comunque felicissimo del suo ruolo, anche perchè giocare con le sue figlie gli consente di restare un po’ bambino anche lui, ma i figli sono un po’ gioie e dolori, soprattutto in pre adolescenza, così quando Tim si accorge che Tabitha inizia a diventare grande e a non preferirlo più a tutto il resto della sua vita e del suo mondo, non ci rimane un granchè bene. Altro tema importante del film, come si evince anche dal titolo, è il valore della famiglia, a cominciare dalla riconciliazione, anche se un po’ forzata, dei due fratelli che sono stati lontani per troppo tempo. E se l’unione fa la forza, beh, quella dei due fratelli che si coalizzaeranno con Tina, accettando persino di tornare bambini pur di partecipare all’azione – ma in realtà non è proprio un grande sacrificio per loro – non solo salverà Tabitha, ma anche il mondo… E i genitori sì, a volte sono noiosi e sembrano tarpare le ali alla loro prole, ma davvero potremmo farne a meno? Infine, strano a dirsi, Baby Boss 2 Affari di famiglia è molto più divertente del primo, più ironico, anche un po’ più dissacrante, e sicuramente ancora più riuscito.
A dirirgere Baby Boss 2 è ancora Tom McGrath che non ha esitato un momento quando gli è stato chiesto di replicare: “in quel momento avevo appena chiuso un lungo periodo di lavoro senza interruzioni che mi aveva portato a seguire cinque film nella loro interezza e stavo immaginando di prendermi un periodo di pausa – racconta – Baby Boss è un progetto che ho amato quanto quelli di Madagascar, e nasceva dalla mia volontà di raccontare la storia di due fratelli. Per questo mi sono interrogato a lungo su cosa potessi fare in un secondo film e sono così arrivato alla conclusione che avendo chiuso il primo film su Tim adulto, avremmo dovuto riprendere la storia dal momento in cui l’avevamo terminata“.