Scatenata, violenta, indistruttibile, buffa, scaltra, tutto il contrario della tenera e ingenua Sharon Tate di C’era una volta a Hollywood di Tarantino, eppure è sempre lei, Margot Robbie, ad interpretare la protagonista di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, ottavo film del cosiddetto DC Extended Universe, basato quindi sui personaggi della DC Comics, in sala da giovedì 6 febbraio. Diretto da Cathy Yan (Dead Pigs) da una sceneggiatura di Christina Hodson (Bumblebee) e prodotto dalla stessa Robbie con Bryan Unkeless e Sue Kroll, vede nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell, Rosie Perez, Chris Messina, Ella Jay Basco, Ali Wong e Ewan McGregor.
Tutto ruota attorno a un diamante dal contenuto prezioso e pericoloso che in qualche modo finisce nelle mani, insomma non proprio nelle mani, di Cassandra Cain, ladruncola asiatica braccata dal signore del crimine di una Gotham City abbandonata da Batman, alias Maschera Nera, alias Ewan McGregor, che vuole sventrarla per recuperare l’oggetto. Harley Quinn, furibonda perchè Joker l’ha mollata di nuovo e stavolta pare definitivamente, tra alti e bassi si prodigherà non poco per proteggere la ragazzina, e pure un po’ se stessa da tutti quelli che gliel’hanno giurata e soprattutto da Maschera Nera.
Girl power all’ennesima potenza, Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn vede nascere un’alleanza tutta al femminile tra Harley Quinn e Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya, una sorta di sorellanza del crimine che chiameranno Birds of Prey che però in questo caso agisce per il bene, tra combattimenti acrobatici e colpi di ironia pura. Divertimento allo stato puro. Del resto ognuno reagisce a modo suo al mal d’amore…
Da dove arriva Harley Quinn? Creata nel 1992 da Paul Dini e Bruce Timm per la serie televisiva animata Batman, approdata due anni dopo al fumetto e vista per la prima volta al cinema, in versione non animata e interpretata da Margot Robbie nel 2016 in Suicide Squad, Harley Quinn, al secolo Harleen Frances Quinzel, pare si innamorò del Joker quando lo incontrò nel manicomio di Gotham City dove lui era ricoverato e lei lavorava come psichiatra: il colpo di fulmine fu così immediato e potente che lo fece uscire da lì decidendo di seguirlo in tutte le sue più criminali azioni… criminali. E lei, ovviamente, non fu da meno, neanche quando prese parte alla Suicide Squad, anche se dall’aspetto non lo diresti mia. Bella, bionda, occhi azzurri, snella e atletica, codini e ciondolini vari, inizialmente vestiva con l’abito rosso e nero di un giullare, poi è passata alla tuta in pelle degli stessi colori fino a una divisa da infermiera fino al total black per il lutto per la morte del suo Joker, del resto per lui si gettò tra i rifiuti tossici che lo avevano trasformato, trasformandosi a sua volta. E qui in Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn eccola in versione Pippi Calzelunghe con mazza da baseball e una passione smoderata per il panino con l’uovo…