Debutta senza il suo autore, questa sera, venerdì 21 gennaio, al Teatro Malibran di Venezia, Casanova Opera Pop, il kolossal musical-teatrale ideato, composto e prodotto da Red Canzian, assente purtroppo non per sua volontà, ma perché ancora in ospedale dov’è ricoverato da tempo per un’infezione al cuore. E al quale facciamo naturalmente i nostri più sentiti auguri di pronta guarigione. Tratto dal bestseller di Matteo Strukul Giacomo Casanova – la sonata dei cuori infranti, Casanova Opera Pop, sul palcoscenico tra poche ore con la prima di tre date sold out, primo spettacolo inedito di teatro musicale ad andare in scena dopo la riapertura dei teatri a piena capienza, è stato creato da Red Canzian proprio nel corso degli ultimi due anni. Due ore di spettacolo in due atti a raccontare del 35enne Giacomo Casanova al rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero.
“Sono stati due anni molto lunghi e difficili per il teatro e per la musica e ancora le difficoltà non sono finite, ma ho lottato con tutte forze, mie e di tutte le persone meravigliose coinvolte in questo progetto, per andare in scena con Casanova Opera Pop in questo inizio 2022, senza aspettare oltre – ha raccontato il suo autore – guardo al nostro spettacolo come a un figlio tenacemente desiderato, che cresce meraviglioso giorno dopo giorno e che non vedo l’ora di mostrare al mondo, augurandomi per lui una vita lunga e ricca di soddisfazioni. Avevo cullato a lungo l’idea di comporre un’opera musicale dedicata alla Città di Venezia, forse l’unica al mondo di tale notorietà a non avere un ‘suo’ musical, e a Giacomo Casanova, uno dei personaggi italiani universalmente conosciuti, ma finora raccontato in una chiave sempre un po’ monotematica, mentre io volevo rappresentarlo nelle tante sfumature che fanno di lui una delle figure storiche più interessanti che l’Italia e Venezia in particolare possono vantare. Ho pensato a Casanova Opera Pop come uno sviluppo dell’opera all’Italiana nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggiano il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate magistralmente da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band“.
Nella parte di Giacomo Casanova troviamo Gian Marco Schiaretti, uno dei talenti più puri cresciuti in Italia e di successo anche all’estero. Accanto a lui, nel ruolo dell’incantevole e volitiva Francesca Erizzo destinata a conquistarne il cuore, la giovane e già affermata Angelica Cinquantini, volto familiare della fiction televisiva, basti pensare a Quo vadis Beby o a Il Mistero del lago. Il ruolo dei malvagi, pronti ad approfittare di un momento di fragilità della Serenissima e del Doge che la governa, è affidato a Gipeto, ovvero il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni che senza il minimo scrupolo è pronto a spazzare via con ogni mezzo tutto ciò che gli è da ostacolo per ottenere il potere del porporato, e a Manuela Zanier, ovvero la perfida Contessa Von Steinberg, nobile austriaca non insensibile al fascino di Casanova, ma pronta a tessere trame mortali per inseguire il proprio interesse ed esercitare il proprio fascino secondo convenienza. Con loro in scena, anche un pacioso e brontolone Frate Balbi, interpretato da Paolo Barillari; il fidanzato offeso Alvise pronto a sfidare Casanova a duello e il nobile Mocenigo entrambi interpretati da Jacopo Sarno; il perfido Zago al quale Roberto Colombo presta il volto e una fisicità trasformata dalla perfidia; il Doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin, entrambi interpretati da Antonio Orler; fino al vasto mondo femminile tanto affascinato da Casanova, quanto indispensabile a sciogliere i nodi della storia. Quindi Elena da Padova, la cortigiana favorita di Casanova interpretata da Silvia Scartozzoni; la bella Rosa, padrona della Cantina do Mori e capace di interpretare i segnali che nascondono le oscure trame, nelle cui vesti troviamo Rosita Denti; la malinconica e sfortunata Gretchen, con il volto di Alice Grasso, cameriera della Contessa e vittima predestinata della perfidia senza scrupoli dell’Inquisitore e dell’asservito Zago.
Il cast si completa con un corpo di ballo di 10 ballerini acrobati – Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin – che nelle coreografie dallo stile guerriero di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino, nei vari momenti interpretano le Ombre, i Veneziani al Carnevale, i nobili in festa e i momenti corali della storia.
Oltre 30 i cambi scena costruiti con una tecnica di proiezioni ad altissima definizione dall’effetto immersivo, 120 costumi disegnati da Desirée Costanzo e realizzati dall’Atelier Stefano Nicolao e con la regia di Emanuele Gamba, Direttore Artistico del Teatro Goldoni di Livorno.
Completano il team creativo Chiara Canzian alla direzione canti e resident director di Casanova Opera Pop durante il tour, e due professionisti provenienti dal Teatro La Fenice: il lighting designer Fabio Barettin e il direttore degli allestimenti scenici Massimo Checchetto. Le loro vere e proprie opere d’ingegno sono la cornice di quello che Red ha concepito come allestimento scenico immersivo, fatto di fotografie scattate nella Venezia deserta durante la pandemia e trattate in modo da restituire ambientazioni della città e dei suoi luoghi di un iperrealismo spiazzante, capace di trasportare gli spettatori dentro i luoghi di una Venezia settecentesca, i bacari, le calli, i Palazzi della nobiltà, le Cattedrali, Piazza San Marco, la laguna, la prigione dei Piombi, e quelli della fuga fra i boschi e i Castelli del Nord Italia prima del ritorno di Casanova da salvatore della Serenissima nella Venezia del Doge e innamorato – finalmente – della giovane Francesca, figlia dell’aristocrazia veneziana ma, come il suo amato, dal cuore assetato di giustizia e libertà.
Dopo il debutto a Venezia, lo spettacolo sarà in tour fino al 13 marzo 2022: al Teatro Creberg di Bergamo il 28 e 29 gennaio, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine a Udine dall’1 al 3 febbraio, al TAM Teatro Arcimboldi Milano dal 9 al 20 febbraio, al Teatro Comunale Mario del Monaco di Treviso nella settimana dal 22 al 25 febbraio e al Teatro Alfieri di Torino dall’8 al 13 marzo. Casanova Opera Pop è prodotto da Blu Notte, ovvero dallo stesso Red Canzian, che in questo ruolo segue la Direzione Artistica, e da sua moglie Beatrix Niederwieser, che dello spettacolo segue tutti gli aspetti operativi, avvalendosi della collaborazione di Retropalco alla produzione esecutiva.
In contemporanea allaprima nazionale di oggi, esce anche l’omonimo album con i 35 brani inediti dello spettacolo interpretati dal cast e introdotti dal prologo recitato dallo stesso Red Canzian, i relativi testi, le foto degli interpreti e l’opera originale a colori che Milo Manara, che abbiamo avuto il piacere di incontrare e videointervistare qualche tempo fa a Roma, ha disegnato per l’artwork del musical, tornando quindi dopo quasi quarant’anni al personaggio per il quale aveva collaborato con Federico Fellini, creando tavole meravigliose, realizzando un film felliniano a disegni su un iconico Casanova. Il suo artwork di Casanova Opera Pop è una vera opera d’arte originale nella quale i tratti tipici dei suoi personaggi si fondono con quelli dei protagonisti scelti per interpretare Giacomo Casanova e la sua giovane innamorata Francesca Erizzo. Pubblicato da BMG, il disco si avvale di una lussuosa confezione contenente due CD. Info e dettagli sul sito dello spettacolo.