Che fatica portare avanti due vite, eppure Mario Rossi, tassista di professione, lo fa da vent’anni: è infatti sposato con Barbara e con Carla, dalla prima ha una figlia di nome Alice, dalla seconda un figlio che si chiama Giacomo. E i due ragazzi a un certo punto della loro vita virtuale si incontrano in chat e decidono di vedersi e conoscersi in quella reale, non avendo ovviamente la più pallida idea di essere fratellastri, e scatenando involontariamente una serie di equivoci casuali e di bugie necessarie. Lo racconta Chat a due piazze, tra le commedie di maggior successo del drammaturgo nonché attore britannico Ray Cooney che, nella versione italiana di Luca Barcellona ambientata a Roma, approda con la sua tournée al Teatro Roma della capitale, dove è in scena da stasera, martedì 4 dicembre, e per tutte le feste fino al 6 gennaio, con due spettacoli di Capodanno. Sul palcoscenico, diretti da Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti, Antonio Pisu, Alessandra Cosimato, Sara Adami, Giorgia Di Nicola, Marco Todisco e Paolo Perinelli. Mario dunque va avanti con la sua doppia vita matrimoniale organizzandosi tra le due case (e famiglie) rischiosamente nella stessa città, l’una a Piazza Irnerio e l’altra a Piazza Risorgimento, con l’escamotage dei turni di lavoro di giorno e di notte, ma il suo segreto sarà messo a dura prova proprio dall’iniziativa dei suoi due figli. Ad aiutarlo sarà il suo amico Walter. Seguito di Taxi a due piazze, in Chat a due piazze si corre anche senza l’auto, e si ride tra campanelli che squillano continuamente, porte che sbattono, persone che urlano, equivoci, gag e battute, giocando con leggerezza e ironia con le debolezze umane. Le scene sono di Nicola Cattaneo e i costumi di Maria Vitta. Per avere un’idea dello spettacolo, ecco una videosintesi di Chat a due piazze:
372