Coco e l’allegro aldilà, videoincontro con Lee Unkrich e Darla K. Anderson

di Patrizia Simonetti

Coco

è bellissimo. Perché racconta di sogni che si vogliono realizzare a tutti i costi, di passioni e di musica; dell’amore e dell’importanza della famiglia alla quale però ci si può anche opporre se ne va della nostra felicità; di un aldilà che non fa paura, anzi, un aldilà colorato, allegro, moderno, dove non ci sono santi o angeli o divinità che dividono i buoni dai cattivi, ma dove ognuno, se vuole, può continuare a fare ciò che ha sempre fatto e, soprattutto, assieme ai suoi familiari; e nel giorno dei morti, festività molto sentita in Messico dove è ambientato il film, può anche andare a far visita a quelli ancora vivi e vegeti sulla terra, purché questi ultimi li ricordino ancora e tengano una loro fotografia in mostra. Tutto, dunque, dipende da noi, soprattutto l’essere ricordati o meno, e il continuare, di conseguenza, a restare in quel posto bellissimo e allegro, a meno che da laggiù non si scordino di noi e allora… puf! si svanisce per finire chissà dove… e poi l’amicizia, la lealtà, così come l’approfittarsi degli altri e l’egoismo, e c’è pure un cane così fedele da seguirti anche nell’aldilà…

Coco è il 19esimo lungometraggio d’animazione Disney Pixar che arriva in sala giovedì 28 dicembre con le voci italiane, tra le altre, di Mara Maionchi, Matilda De Angelis e Valentina Lodovini e la canzone finale di Michele Bravi (qui il nostro videoincontro con tutti loro) che, come tutti gli altri, parla ai ragazzini, e non solo, di temi importanti con leggerezza e ironia. Parla persino di come una giovane coppia può scoppiare se lei e lui hanno una visione differente della vita e della felicità, una coppia come quella di Mamá Imelda ed Ernesto de la Cruz dove lei avrebbe voluto vivere una vita tranquilla con il marito e la figlioletta Coco nel paesino di santa Cecilia, mentre lui decide di mollare tutto e andarsene in giro per il mondo a fare musica. Questo accadeva molti anni fa rispetto alla nostra storia perché Mamá Imelda ed Ernesto de la Cruz erano i trisnonni di Miguel, il giovane protagonista di Coco che, come vi abbiamo già raccontato, ora viene quindi ostacolato dalla famiglia nella sua ereditata passione per le sette note perché da allora la musica in casa loro è proibita. Miguel però tiene duro e alla fine scoprirà anche un segreto che cambierà le cose… Ma ciò che ci preme sottolineare è appunto questo modo nuovo di affrontare il tema della morte, dell’aldilà e della famiglia in un film dedicato ai più piccoli, ed è proprio di questo che abbiamo chiesto nel nostro videoincontro al regista e alla produttrice di Coco: Lee Unkrich e Darla K. Anderson:

Grazie all’interprete Bruna Cammarano