Daniele Monterosi racconta il jazz per la Festa della Musica

di Patrizia Simonetti

Daniele racconta

esce dal web dove ha avuto vita nei giorni del lockdown con grande successo per ben 35 puntate narrando le storie di personaggi come Muhammad Alì, Albert Einstein, Coco Chanel, Nelson Mandela, Steve Jobs, Leonardo da Vinci, Frida Kahlo, Valentino Rossi, Bob Marley, e approda live domenica sera 21 giugno all’Alexanderplatz Jazz Club di Roma con Daniele racconta: i quattro giganti del Jazz in occasione della Festa della Musica 2020. Stavolta è infatti la storia del jazz quella narrata dall’attore Daniele Monterosi – visto tra l’altro al cinema A mano disarmata e in tante serie TV tra cui Gomorra, Nero a metà, Non dirlo al mio capo – che lo fa attraverso alcuni dei suoi più grandi protagonisti come Louis Armstrong, Dizzy Gillespie, Chet Baker e Miles Davis, e avvalendosi della collaborazione artistica alla coscrittura dei testi e alla coregia di Piji Siciliani e del contrappunto costante di Angelo Olivieri, tra i maggiori trombettisti jazz italiani.

Per creare questo nuovo format mi sono ispirato a quelli che al cinema si chiamano ‘biopic’, i film che descrivono la vita e l’importanza di un personaggio illustre, la sua incidenza nel mondo, il suo piccolo o grande apporto alla storia dell’umanità – spiega Daniele Monterosida un lato la sua vita pubblica, ciò per cui è diventato un simbolo, un’icona, dall’altro la sua vita privata, ovvero i complicati meccanismi quotidiani che hanno portato il nostro eroe a diventare tale. Ecco, se dovessi descrivere che cos’è Daniele racconta direi che è un vero e proprio biopic condensato in pochi minuti, con un attore narrante, una videocamera web e un social network per condividere con un pubblico interattivo delle incredibili storie. Per il primo appuntamento ‘live’ poi, non c’era di niente di meglio della musica jazz e soprattutto, della tromba, uno strumento capace di suonare la carica della ripartenza così e di ricordarci allo stesso tempo alcuni toccanti momenti avvenuti dalle finestre delle case degli italiani”.