Dargen D’Amico fa ballare davvero tutti a Sanremo 2022, persino il coro… Dove si balla è il suo pezzo in gara al Festival che unisce in un unico tormentone tutti i mondi che Dargen D’Amico ha esplorato nel corso della sua carriera: la cassa dritta dell’elettronica da ballare, il pop anni ’90 che prende le mosse dall’eurodance, il rap d’autore. La definisce una canzone che parla “della necessità di movimento dell’essere umano, in tutti i sensi”, e riesce con leggerezza e ironia a toccare diversi temi a lui cari, dalle migrazioni ai rapporti umani. Soprattutto, descrive un mondo post-pandemico che ci vede passare le nostre serate sul divano, e si pone dubbi esistenziali che hanno attraversato la mente di ciascuno di noi, negli ultimi due anni: che senso ha la vita senza la gioia della musica e della danza?
Oggi esce il suo nuovo album dal titolo Nei sogni nessuno è monogamo (Island Records/Universal Music Italy) che naturalmente include Dove si balla. Si tratta del decimo album in studio e rappresenta a 360° la musica di Dargen D’Amico, che negli anni ha dimostrato una spiccata e innata capacità di unire i sound e le influenze più eterogenee, da quelle derivanti dalla tradizione cantautorale italiana, a quelle provenienti dalla musica classica ed elettronica, fino a quelle di matrice più dichiaratamente pop. Nei suoi testi l’artista affronta spesso l’attualità e i problemi quotidiani sdrammatizzandoli e dando loro una chiave più leggera. Abbiamo scambiato due chicchiere con lui nel corsodella conferenza stampa: