Dei, videointervista a Luigi Catani e Fausto Morciano

di Patrizia Simonetti

Martino

è un ragazzo di campagna che vive in un piccolo paese della Puglia dove aiuta il padre a riciclare il metallo ricavato da vecchie lavatrici raccolte nelle discariche. Aspira a qualcosa di più, ad esempio a studiare filosofia all’Università e anche se non ha ancora l’età giusta, la frequenta grazie alla sua amica Valentina. Ed è lì che viene a conoscenza degli Dei, quelli greci, ma anche la Luna che, da quanto sente alla radio, si sta allontanando dalla terra anno dopo anno; e quelli più vicini al nostro mondo, che si possono vedere, incontrare, persino frequentare tra una follia e l’altra, tutte necessarie nell’età dell’adolescenza. Martino è il protagonista di Dei, primo lungometraggio di narrazione di Cosimo Terlizzi prodotto dalla Buena Onda (qui la nostra videointervista a Cosimo Terlizzi e Valeria Golino) ed è interpretato da Luigi Catani (La kryptonite nella borsa, Nina): “Martino cerca di affrontare l’adolescenza, questo passaggio e questa voglia che ha di scoprire nuovi orizzonti e andare oltre alle cose con le quali è cresciuto – ci racconta il giovane attore, e pure cantante, napoletano nella nostra videontervista – ma non è uno che cerca, lui aspetta sempre che succeda qualcosa, ma allo stesso tempo sperimenta una crescita che gli permette di elevarsi al livello degli Dei”. Martino ha quindi bisogno di sradicarsi da quel mondo contadino e rude, proprio come quell’ulivo secolare nella terra di famiglia, simbolo perfetto della necessità di quella malinconica scelta di cambiamento e di distacco pur portandosi dietro le proprie radici, ma non senza sofferenza e titubanza. Lo farà un po’ grazie alla sua amica Valentina (qui la nostra videointervista ad Angela Curri) che lo introdurrà in quel mondo cittadino e “olimpico”, sia grazie agli Dei che lassù vivono. E forse una mano, paradossalmente, gliela dà pure suo padre Nicola al quale Martino non vuole proprio assomigliare, interpretato da Fausto Morciano (Galantuomini, Taglio netto, Peace love freedom):sono un uomo rude, di campagna, con tutte le caratteristiche di un uomo rurale, ed ho un rapporto conflittuale con mio figlio Martino che lavora con me, oltre ad andare a scuola – ci svela Fausto Morciano nella nostra videointervista – si innestano anche delle idiosincrasie psicanalitiche, ma è un rapporto fondamentale per la crescita di Martino che anela ad una vita diversa. Io ho sentito subito una connessione con il mio personaggio…” Ecco le nostre videointerviste a Luigi Catani e Fausto Morciano: