“Io mi ricordo quando siano partiti con l’edizione del 2015 presentata nel 2014 e ci davano tutti per morti… cartaceo? Una cosa antica… E invece siamo ancora qua…”
Così Daniele Cernilli, fondatore del network DoctorWine, questa mattina allo Spazio 900 a Roma per il decennale della Guida Essenziale ai Vini d’Italia, arrivata nelle librerie italiane per la prima volta il 7 ottobre 2014.
Un libro oggi atteso ogni autunno da produttori, ristoratori, cultori e appassionati del vino e diventato uno dei più autorevoli del panorama enologico italiano, evolvendosi negli anni di apri passo con i cambiamenti sia del mondo della comunicazione che di quello del vino, ma mantendendo sempre il rigore dell’essenzialità: “la nostra guida non è una raccolta di migliaia di aziende, ma la selezione di quelle che a nostro giudizio sono le migliori e che nei prossimi mesi proporranno sui mercati vini di gran pregio: quindi solo il fatto di essere selezionate è un bel traguardo. Va anche detto che la qualità media della produzione italiana è in continua crescita e questo rende l’opera dei selezionatori sempre più difficile e forse, proprio per questo, sempre più utile“.
Quello capitolino è stato il secondo appuntamento, dopo quello milanese, per presentare la Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024 offerta poi in regalo a tutti i presenti: nuova la copertina come nuova è grafica interna, ma sempre ricca di informazioni sul mondo del vino, valutazioni, assegnazioni di punteggi, faccini e stelline, ma anche di racconti sulle aziende delle varie regioni italiane, che in quest’ultima guida sono esattamente 1254, e consigli per chi vuole bere del buon vino senza dover aprire un mutuo. Basta poi guardare i vari simboli sui nomi delle azinede per capre al volo se si possono visitare, se ci si può mangiare o anche dormire, mafgari rimandando per i dettagli alla guida Mangiare e Dormire tra i Vigneti per chi magari vuole trascorrere un week end a tema.
Daniele Cernilli e DoctorWine difendono dunque il cartaceo, ma guardano anche avanti, seguitissimi, del resto, su tutti i social. E allora ecco anche la presentazione della nuova APP DOCTORWINE già disponibile per gli utenti di tutto il mondo, in italiano e in inglese, sia per dispositivi iOS che Android, scaricabile gratuitamente da Apple App Store o Google Play, per avere sempre a portata di mano tutti i contenuti della Guida Essenziale ai Vini d’Italia e della guida Mangiare e Dormire tra i Vigneti.
La presentazione a Roma della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2024 alla quale abbiamo partecipato, è stata arricchita con la citazione di vini e dei loro produttori ritenuti migliori nella qualità, nel prezzo, nell’etica, e nella prospettiva di un futuro. Prima di dare il via alle danze ai tantissimi banchi di assaggio dei più grandi vini del nostro paese, sono stati quindi presentati i seguenti vincitori, molti dei quali ritrovati poi ai banchi.
Vino Rosso dell’anno Amarone della Valpolicella Classico 2013 Bertani, Veneto; Vino Bianco dell’anno Trebbiano d’Abruzzo 2019 Valentini, Abruzzo; Vino Rosato dell’anno Trentino Pinot Grigio Ramato Controcanto 2021 Tenute Sajni Fasanotti, Trentino; Vino Vivace dell’anno Franciacorta Riserva Cuvée Franco Ziliani Dosaggio Zero 2008 Guido Berlucchi, Lombardia; Vino Dolce dell’anno (non buono, ma molto di più!) Passito di Pantelleria Ben Ryé 2020 Donnafugata, Sicilia.
Per l‘esordio vincente premiato il Chianti Classico Riserva Ruello 2019 Boschetto Campacci, Toscana; per il miglior rapporto qualità/prezzo Erbaluce di Caluso Fior di Ghiaccio 2022 Cantina Produttori Erbaluce di Caluso, Piemonte; per la Qualità diffusa Basilicata Bianco Il Manfredi 2022 Re Manfredi Terre degli Svevi, Basilicata. Il Premio Vitienologia Sostenibile va Stefano Casadei (Castello del Trebbio, Tenute Casadei, Olianas). Il Premio Progetto Qualità lo ha vinto Etico di Amorim Cork Italia.
L’azienda dell’anno è il Gruppo Collemassari (Poggio di Sotto, Grattamacco, Collemassari), Toscana; il produttore emergente dell’anno la Tenuta Ceri, Toscana; il Premio Cooperazione va alla Cantina Produttori San Michele Appiano, Alto Adige; mentre il Winemaker dell’anno è Roberto Di Meo, Campania. Per Una vita per il Vino premiati ex-aequo) Piero Antinori (Antinori, Toscana) e Carlo Guerrieri Gonzaga (San Leonardo, Trentino), e per la Next Generation Federica Boffa (Pio Cesare, Piemonte).