Da Siamo donne a La vita è femmina, Jo Squillo sono anni che dedica il suo tempo e la sua arte alla causa cui tiene di più, la lotta alla violenza sulle donne. Lo fa con la musica e le sue canzoni, con il cinema e i suoi documentari (da Walls of Dolls a Donne in prigione si raccontano), e con vere e proprie installazioni come i Walls of Dolls, i muri delle bambole, a ricordare che le donne bambole non sono proprio. Oggi Jo Squillo, che non ha risparmiato neanche il palco del Grande Fratello Vip per perorare la sua causa come ci ha rivelato nella nostra videointervista, ha ritirato un premio molto speciale, il Premio Internazionale Donne D’Amore, dedicato proprio da quest’anno a chi mette al servizio la propria arte in tutte le sue forme espressive per affondare nell’universo femminile e sensibilizzare le platee di tutto il mondo contro ogni forma di violenza, fisica o psicologica e di discriminazione di genere, presentando anche il suo corto intitolato Matrimoni forzati.
Insignita dello stesso riconoscimento anche Francesca Alotta, reduce dal secondo posto a Tale e Quale Show, per il suo impegno in campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, peraltro vittima, per diverso tempo, di uno stalker, come ci ha poi raccontato nella nostra videointervista, dopo averci regalato una toccante versione di Donna di Mia Martini. A raccontare di sè e del suo incontro con la violenza di genere anche Aida Yespica che nella nostra videointervista ha incoraggiato le donne a stringere i pugni ed essere forti. La consegna del riconoscimento al termine di un lungo e interessante convegno dal titolo Donne d’Amore – La discriminazione di genere: uguaglianze e differenze tenutosi oggi in Campidoglio, a Roma, per celebrare la settimana dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne e per fondere politica e cultura, arte e musica, unico modo per uscirne. Durante l’evento, organizzato dall’Associazione Naschira, partner di Barrett International Group di Virginia Barrett, operante da tempo sul territorio Nazionale in ambito sociale e culturale, e dal consigliere capitolino Simonetta Matone che ha svolto anche il ruolo di relatrice, sono infatti stati premiati vari artisti impegnati sul tema.
I vincitori dei premi sono stati designati da una giuria d’eccezione composta da: Prof. Gianfranco Bartalotta (Teatro) – M° Silvia Colombini (Videoclip) – Armando Gukasyan (Danza) – Pierre Prandini (Moda) – Enrico Bernard (Poesia) – Herald Editore (Racconto breve) – Angiola Tremonti (Pittura) – Maurizio Romani (Fotografia) – Daniela Mariotti (Make up curativo post trauma) – Sara Serpietri per Wella Professionals (Hairstyling). Il Premio della sezione fotografia sarà dedicato al noto fotografo Luigi Giordani. Un riconoscimento speciale è andato anche all’Associazione Nazionale Centrailsogno di Palombara Sabina (RM) – Gestione del Centro anti violenza nella Casa della Salute.
Il convegno si è aperto con la performance Cryme del Soprano d’Arti Silvia Colombini che ha indossato un abito dal titolo fortemente evocativo Rinasci dalla Dignità dello stilista Pierre Prandini, accompagnata dal violinista e direttore d’orchestra Alan Freiles Magnatta, e con la testimonianza di Rita Cucè, pianista e prima artista italiana attiva in Afghanistan. In qualità di relatori sono poi interventuti l’On. Davide Bordoni, sociologo, e Kaihan Mashriqwal, Presidente dell’Associazione Nazionale Culturale Comunità Afghana in Italia.Tra gli ospiti, Mohammad Idrees Jamali, Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Culturale Comunità Afghana in Italia accompagnato da Alessandra Book, studentessa di fotografia presso lo IED di Roma, impegnata in un progetto fotografico di documentazione sulla vita degli afghani a Roma; Sayed Naqeeb Latifi, esperto di musica afghana che ha presentato lo strumento tradizionale harmonium. Roberto Boiardi, titolare di Herald Editore, ha presentato il progetto Editoriale Donne d’amore – non solo racconti. Illustrato anche il progetto solidale Una cittadella per la vita che vede impegnata l’Associazione Naschira nella realizzazione di un presidio ospedaliero per donne e bambini dedicato a Padre Pio e Madre Teresa di Calcutta nel villaggio di Thakkellapadu in India.
“Sono anni che mi impegno per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne – ha spiegato Virginia Barrett, ideatrice del progetto – inizialmente per istinto, ma ho scoperto con il tempo che il viaggio che stavo percorrendo attraverso la lettura, la messa in scena, la promozione di opere dedicate alle donne, non era altro che uno strumento per permettermi di riconoscere le vessazioni psicologiche e fisiche da me subite da parte di un uomo che ho amato moltissimo in giovane età. Per me era normale un rapporto violento ed aggressivo e non ne riconoscevo la pericolosità. Grazie all’impegno che ho sempre profuso nel progetto Donne d’Amore ho compreso di aver frainteso l’amore con il possesso, di aver massacratola mia personalità, di aver perso il rispetto per me e per le mie fragilità“. Le nostre videointerviste a Jo Squillo, Francesca Alotta e Aida Yespica: