Chi sono dunque questi Dei che danno il titolo al primo lungometraggio di narrazione di Cosimo Terlizzi ma che anche Valeria Golino avrebbe voluto per la sua opera seconda chiamata poi Euforia (come ci raccontano entrambi in questa nostra videointervista) e che tanto affascinano i giovani protagonisti del suo film in sala da giovedì 21 giugno, e anche il regista stesso? Certo, si tratta degli Dei greci della mitologia, di quella bellezza divina fatta di contrasti tra il dionisiaco e l’apollineo, caos e ordine, disordine e armonia, ma si tratta anche di Dei in terra… Detto quindi del protagonista Martino (qui la nostra videointervista a Luigi Catani che lo interpreta) e della sua amica Valentina (qui la nostra videointervista a Angela Curri) che ne restano praticamente ammaliati, parliamo appunto di loro, gli dei di Dei. Anzi ce ne parla direttamente Andrea Arcangeli (Il Paradiso delle signore, The Startup, Trust di Danny Boyle, Il professore) che interpreta Ettore, uno dei giovani liberi e folli che vivono tutti insieme in un attico di Bari e nonostante di giorno frequentino l’Università, di notte si divertono come pazzi: “la cosa bella di questo film è tutto uno scoprire chi sono questi Dei che apparentemente sono questi ragazzi che rappresentano uno spaccato completamente diverso rispetto alla vita in campagna di Martino – ci dice Andrea Arcangeli nella nostra videointervista – per lui rappresentano una mondanità estrema e giovanile di musica, sesso e droga, ma è tutto uno scoprire che in fondo gli dei possono nascondersi in molte più cose”. Poi ci rivela come in qualche modo anche lui è vicino al sentire di Martino: “anche io vengo da una realtà piccola, Pescara, e da lì guardi fuori il mondo e ti sembra tutto più bello, più grande e incredibile, ma dopo sei anni che vivo fuori Pescara tante cose della mia città adesso le ritengo fondamentali, è un po’ uno scoprirsi e scoprire cosa davvero conta per te”. E sul suo Ettore non ha dubbi: “è uno dei personaggi più fichi che mi sono mai capitati di fare, e non è affatto superficiale come potrebbe sembrare all’inizio”. Ma non ci sono solo Dei su quel terrazzo nel cielo di Bari, c’è anche una dea, una sola, si chiama Laura ed è interpretata da Martina Catalfamo (già vista ne La mafia uccide solo d’estate 2 nel ruolo di Vincenzina Bagarella e ne La musica del silenzio di Radford): “Laura rappresenta un po’ Afrodite, l’amore, la femminilità, anche per Martino che resta stregato da questa figura – ci rivela Martina Catalfamo nella nostra videointervista – e per Martino diventa una guida, un Virgilio, scoprendo in lui una sorta di innocenza che i ragazzi della nostra età hanno un po’ perso”. Anche lei però, la dea, resta influenzata dall’evolversi della storia e dalla conoscenza di Martino: “Laura cambia, subisce una trasformazione, all’inizio è più impostata a livello estetico, finché non si spoglia man mano, un po’ una catarsi che lei vive nei confronti del suo corpo e del suo aspetto estetico” ci racconta la giovane attrice siciliana. Le nostre videointerviste a Andrea Arcangeli e Martina Catalfamo:
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