“Nun te spegne proprio adesso co ‘sta faccetta, devi esse felice… sorridi che dovemo beccà un sacco de mi piace a mamma… daje daje daje, forza forza forza…!” Serena sta lì davanti agli studi di Cinecittà con la sua bellezza stanca, occhi truccati, orecchini vistosi, ma le foto le scatta alla figlia bambina che è lei che deve fare il provino, è lei che deve diventare una stella della televisione, che tanto il nome d’arte ce l’ha già ed è Era Albes, e poi così se li porta a casa lei quei mille euro al giorno che danno a chi passa il test che tanto servono in famiglia visto che lei sta al call center. E poi “non vedo l’ora de vedette intervistata la domenica, al Festival de Sanremo che scendi da quella scala vestita tutta bella…” dice alla sua piccola Era Albes che in realtà si chiama Eva Rossi, ma lei non le sa dire le esse… Era bellissima il titolo – in omaggio al capolavoro di Visconti con Anna Magnani – del cortometraggio in onda oggi, nella Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, alle 18.10 su Studio Universal (Mediaset Premium DT) nel corso del programma A noi piace corto, mini film diretto da Max Croci (Poli opposti, Al posto tuo) e interpretato da un’intensa Ambra Angiolini, in questi giorni al cinema con 7 Minuti, proprio lei che da ragazzina già ci stava in televisione e attrice lo è poi diventata davvero. È lei Serena, madre invadente e soffocante, che passa avanti a tutte e dà il tormento all’assistente Mario (Corrado Fortuna), perché deve ballare bene a quel provino la sua Era che qua “in un minuto te smontano tutti i sogni de ‘na vita”, e alla ragazzina che non si muove glielo dice e glielo ripete che deve ballare proprio come fa a casa davanti a papà. Però poi lo capisce che non è soltanto lei a volerla grande…
“L’illusione del diventare famosi e quindi felici grazie al cinema o alla TV e la voglia di riscatto di una madre che spera per la figlia un futuro migliore del suo – dice Max Croci – cedono il posto improvvisamente ad un dramma ben più forte, un problema sempre più grave e presente nella nostra società. Era bellissima parte così come un omaggio al cinema e all’Italia dei primi anni Cinquanta e si trasforma in un momento di forte riflessione su una realtà inaccettabile. Abbiamo deciso di presentarlo così, con un pugno nello stomaco, dopo aver sorriso per il carattere spicciolo e terra-terra di Serena. Un’operazione molto ambiziosa e in parte rischiosa – siamo i primi a dirlo – ma quasi necessaria. Fare un semplice remake di Bellissima sarebbe stato un errore colossale, ‘usarlo’ per sensibilizzare il pubblico su un tema così forte è quanto ci siamo intestarditi a fare”. La piccola Eva/Era è interpretata da Alisia Dunker al suo esordio davanti a una macchina da presa.