A questo Sanremo 2021 ci è arrivato un po’ in sordina, ci rivela Ermal Meta in questo nuovo videoincontro per riflettere sulla sua prima posizione in classifica già nella prima serata, poi nella seconda e anche ieri sera. Lui che il Festival lo ha già vinto, ma in coppia con Fabrizio Moro tre anni fa grazie alla loro Non mi avete fatto niente e ci era già andato vicino pure l’anno prima quando arrivò terzo con la splendida e super autobiografica Vietato Morire. Non sarebbe male farcela adesso, in questo anno assurdo e in questo Festival ancora più surreale, arrivare primo, da solo. Per promettere bene, lo fa: la sua Un milione di cose da dirti è davvero bella e entra in testa, anche se non proprio immediatamente, che è un piacere, e anche il video ha un sapore morbido e malinconico, ma lui ci va piano e alla mia domanda su come si sta lassù in cima, mi risponde che si sta bene ma che stasera cambierà tutto. Incrociamo le dita. Intanto gli abbiamo chiesto, a lui che è stato ed è anche un autore prolifico per tanto colleghi, se per far vincere, o quanto meno amare, una canzone ci voglia una frase particolare, in questo caso come “è la mia mano che stringi, niente paura, se non riesco ad alzarti, starò con te per terra“. Per dire. Che commuove pure sui social. Sarà che siamo tutti più sensibili a temi come la solidarietà e l’amore in questo freddo tempo di pandemia, o sarà che la frase, e tutto ciò che le sta intorno, musica compresa, merita per davvero. Ecco allora, a poche ore dalla finale di Sanremo 2021 che cambierà tutto o forse no, la nostra chiacchierata con Ermal Meta sul tema:
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