Al Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri, Camilla Filippi vince il Premio per il miglior documentario con linguaggio cinematografico con Come quando eravamo piccoli, che lei stessa, nella nostra videodeointervista, definisce il racconto di quello che resta di una famiglia. Sinceramente e totalmente autobiografico, racconta di a Zio Gigio – che proprio ieri ha festeggiato il compleanno – di Michele e di Camilla, un viaggio nel tempo tra chi è rimasto per dovere e chi se n’è andato per sopravvivere.
Zio Gigio è nato in casa, a Brescia, nel 1957 ed è uno dei tanti bambini con lesione cerebrale da forcipe che, tra le altre complicazioni, lo ha reso ipovedente. Michele e Camilla sono i suoi nipoti, eanche i suoi unici parenti. Gigio, dopo 42 anni agli Spedali Civili da lavoratore di categoria protetta, se ne va in pensione e questa diventa l’occasione per fare un viaggio, tutti insieme, proprio come quando erano piccoli. Per Gigio sarà l’opportunità di vivere un’avventura, per i suoi nipoti l’occasione di confrontarsi sulla condizione della loro famiglia rimasta in sospeso da troppo tempo.
Attraverso la poesia, le di icoltà, la solitudine e i preconcetti del mondo di Egidio, il caos ordinato di Michele e la sua rimozione del dolore, l’atavico senso di colpa e la voglia di scavare di Camilla, fuggita a Roma per inseguire il suo sogno, Come quando eravamo piccoli tratteggia la vita di tre esseri umani che cercano di essere e restare famiglia. E in un certo senso è sempre in tema famiglia che Camilla Filippi interpreta la moglie di Maccio Capatonda in Sconfort Zone, la nuova spiazzante serie del comico,regista, attore e youtuber abruzzese che il 20 marzo arriva su Amazon Prime Video. La nostra videointervista a Camilla Filippi:
Le Foto sono di Angelo Costanzo