Festival di Spello, videointervista alla madrina Sara Ciocca: sento di dover parlare al cuore dei giovani

di Patrizia Simonetti

Attrice, ballerina, doppiatrice, e quest’anno anche madrina del Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri. Sara Ciocca ha preso con tutto l’entusiasmo che la contraddistingue il nuovo incarico e anche con estrema responsabilità: “Sento di doler parlare al cuore dei giovani – ci ha detto subito nella nostra videointervista a poche ore dalla sua performance sul palco della seconda serata di premiazione all’Auditorium San Domenico di Foligno – perché la cosa più importante è stato portare il messaggio e il film Il ragazzo dai panataloni rosa qui a Spello”.

Film che mercoledì 19 marzo arriva su Nrtflix e che, accompagnato anche dal protagonista Samuele Carrino e dal suo antagonista Andrea Arru, è stato premiato durante la serata come miglior film italiano dai Giornalisti Umbri. Sara Ciocca interpreta Sara che “per Andrea è un luce – spiega – un’amica sincera, che ha continuato a perseguire per lui il senso della felicità, e soprattutto qualcuno che lo aiutasse a scegliere, ragionare e capire cosa valeva lui nella vita…”

La giovane artista romana ha da poco debuttato anche in teatro con Saman Vita e morte di una ragazza italiana di Gianni Cardilli e Francesco Apolloni, spettacolo ispirato all’omonimo libro di Jacopo Della Porta ed Elisa Pederzoli (ed. Aliberti) che abbiamo avuto il piacere di andare a vedere all’Off Off Theatre, storia di una ragazza uccisa dalla sua stessa famiglia per essersi rifiutata di sposare l’uomo che le aveva designato.

Sara è la sola protagonista sul palco che interpreta Saman imprgionata in un limbo mentre cerca di capire cosa le è veramente accduto, e lo fa recitando e coreografando le sue sensazioni ed emozioni con una sorta di danza esplicita e a tratti violenta. “Sto scoprendo la donna che è in me – ci confida la diciassettenne Sara Cioccasto cambiando e acquisendo conoscenza del mio corpo, e la sua musicalità mi piace sempre di più, come la bellezza di diventare donne, parte di quell’organo madre di cui ho scritto nel testo che leggerò stasera. Sul palco ho portato in scena la vita e la felicità rubate a Saman”. Dopo aver smentito categoricamente ogni suo coinvolgimento nei nuovi Cesaroni, ci anticipa che presto la rivedremo in due film che trattano di ambiente e adolescenza: Greta e le favole vere Invisibili. Tutto nella nostra videointervista a Sara Ciocca




Le Foto sono di Angelo Costanzo