Come non ritrovarsi, almeno in parte, negli imbarazzi, i silenzi, le ansie e i dubbi del primo incontro tra Lara e Pietro, i protagonisti di Follemente, il nuovo film di Paolo Genovese? Tutti noi abbiamo sentito le vocine dentro, quelle che ci dicono cosa fare e cosa non fare o dire nei momenti più importanti e/o imbarazzanti della nostra vita, solo che spesso parlano tutte insieme e non riusciamo a distinguere quella che ci può davvero salvare dalla situazione. Tutto questo è diventato un film (Inside Out della Disney ovviamente insegna) in sala dal 20 febbraio, condito dalla giusta ironia tanto che fa ridere, ma per davvero, soprattutto di noi stessi che ci riconosciamo in quei movimenti impacciati e in quelle terribili pause nelle quali speriamo ci arrivi il suggerimento giusto, e invece no, perché il più delle volte è quello peggiore che mettiamo in pratica, il che può anche rivelarsi molto divertente.
La teoria di Follemente, che vuol dire sì in modo un po’ pazzo ma anche folle – nel senso di tanta gente – nella mente, è proprio che la nostra testa sia un posto molto affollato, e che siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro, razionali, romantiche, istintive, a volte, appunto, folli. E forse c’è pure qualcuno che dirige la situazione. Nel caso del film, la situazione è quella del primo appuntamento tre un uomo e una donna, ognuno con le proprie esperienze, convinzioni e obiettivi. E tanta gente che parla nelle loro teste. Loro, interpretati da Pilar Fogliati e Edoardo Leo, sono Lara e Piero, lei 35 anni circa, simpatica, disordinata e creativa, indipendente, naif e insicura come ogni donna al primo appuntamento; lui, più o meno sui 40, con un passato normalmente complicato e un futuro incerto, che ha rinunciato al derby per un invito a cena di questa Lara, appena conosciuta, si sa mai.
Ed ecco chi affolla le loro menti in Follemente. In quella di Lara ci sono: Giulietta (Vittoria Puccini), ingenua, sognante, romantica, nei suoi colori pastello, fatica a far sentire la propria voce; Trilli (Emanuela Fanelli), libera e irriverente, leggera e sarcastica, ama la seduzione, odia i freni inibitori; Scheggia (Maria Chiara Giannetta), anarchica e rock, irrequieta e sfrenata, pronta a esplodere come una scheggia impazzita; e Alfa (Claudia Pandolfi), decisa e decisionista, intransigente e inflessibile, disincantata e implacabile, è tutto bianco o nero, niente vie di mezzo e niente cedimenti, le lotte femministe non sono passate invano.
Nella mente di Piero ci sono: Romeo (Maurizio Lastrico), timido e riservato, occhi dolci e sguardo limpido, se Piero sa essere anche dolce e romantico è tutto merito suo; Eros (Claudio Santamaria), sfrontato, disinvolto e seducente, è passione, slancio, impulso e desiderio. Valium (Rocco Papaleo), disincantato, scettico, stralunato, pigro, non scegliere è l’unica via, tutto il resto è noia; Il Professore (Marco Giallini), la voce della coscienza – vero, sembra strano – razionale, cauto. Ed eccoli tutti, e tutti bravissimi, nel nostro videoincontro con Marco Giallini, Edoardo Leo, Emanuela Fanelli, Pilar Fogliati, Vittoria Puccini, Claudia Pandolfi, Maria Chiara Giannetta, Claudio Santamaria, Maurizio Lastrico, Rocco Papaleo e Paolo Genovese: