Oggi finalmente le donne fanno tutti i mestieri considerati fino a qualche tempo fa di esclusiva prerogativa maschile, dal geometra all’ingegnere, dal direttore di banca al capoufficio, dal tassista al camionista: perché mai non dovrebbero fare anche le ghostbusters? La rivincita delle donne sconfina dunque anche nell’aldilà, così ecco che a più di trent’anni dalla squadra di Ghostbusters formata da Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis (scomparso nel 2014) e Ernie Hudson portata al cinema da Ivan Reitman nel 1984, arrivano Abby, Erin, Holtzmann e Patty, ovvero Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones, con tanto di zaini protonici, squadra acchiappafantasmi tutta al femminile, ma anche “quattro disadattate che si sono trovate” per dirla con la Wiig, ad eccezione dell’aiutante Kevin, “un ragazzo un po’ ottuso, totalmente ingenuo e completamente inconsapevole” dice Chris Hemsworth che lo interpreta, squadra che si rivelerà utile, se non necessaria, quando Manhattan tornerà come allora ad essere invasa da spettri ed ectoplasmi di ogni tipo.
Ecco il nuovo Ghostbusters, il terzo per la precisione, diretto da Paul Feig che lo ha scritto assieme a Katie Dippold, nelle nostre sale in 450 copie da giovedì 28 luglio, a sole due settimane dall’uscita in America, distribuito da Warner Bros. Pictures. Perché potrebbe anche essere imbarazzante per una docente della Columbia University l’aver scritto con un’ amica, anni addietro, un libro sui fantasmi, così imbarazzante da dover lasciare la cattedra, ma non così tanto da non decidere di tirarne fuori un mestiere… “Abby ha sempre creduto ai fantasmi – dice del suo personaggio Melissa McCarthy (Una mamma per amica, Mike e Molly, Spy, Corpi da reato) – non le importa se le persone la prendono in giro e se nessun altro ci crede, non le importa che la gente pensi che sia pazza. Lei continua a credere nel paranormale e io adoro il fatto che sia rimasta ferma nelle sue convinzioni malgrado tutto”. “Erin è cresciuta credendo nei fantasmi – aggiunge Kristen Wiig (The Martian, Zoolander 2, Masterminds) descrivendo il suo personaggio – in realtà da bambina ne ha visto uno e nessuno, tranne Abby, le credeva e questo episodio l’ha davvero segnata. Così, stanca di essere giudicata, decide di chiudere con il mondo del paranormale e accetta un prestigioso incarico come docente alla Columbia University. Naturalmente, ritrova Abby e incontra Holtzmann e Patty. È evidente che sono quattro disadattate che si sono trovate. Mi piacciono molto le storie di questo tipo”.
“Ho sempre voluto fare un altro sequel – dice Ivan Reitman, qui tra i produttori esecutivi assieme allo stesso Dan Aykroyd e ad Amy Pascal – è uno di quei film degni di una rivisitazione, e ho sempre sperato di poterla fare io stesso. Ma riuscire a mettere d’accordo i quattro componenti del gruppo originale, e soprattutto quattro tipi come loro, non era un’impresa facile, se non addirittura impossibile. Inoltre, purtroppo nel frattempo abbiamo perso Harold Ramis…” “Sono stato un grande fan del primo film di Ghostbusters – rivela Paul Feig – l’ho visto al cinema il primo weekend di apertura e onestamente non avevo mai visto una commedia avere quegli effetti strabilianti sul pubblico. La gente, me compreso, è andata in visibilio, e non solo perché era divertente ma perché c’erano le persone più divertenti. Ma il massimo è stato la resa del contesto di un mondo di fantasmi guerrieri con la tecnologia… un’idea assolutamente geniale. È una di quelle cose che ti fanno pensare ‘vorrei averla avuta io quell’intuizione!’”.