Continuano a piovere premi sulle teste di Fabio e Damiano D’Innocenzo che per il loro Favolacce si portano a casa anche il Globo D’Oro 2020 per la Migliore Sceneggiatura e quello per la Miglior Regia. Quest’anno la cerimonia di premiazione dei riconoscimenti assegnati al cinema italiano dall’Associazione Stampa Estera in Italia non c’è stata causa post pandemia da Covid 19, così i Globi d’Oro sono stati consegnati singolarmente ai vincitori sparsi per diverse sale cinematografiche romane ancora chiuse, un’iniziativa della Stampa Estera per dare sostegno ai cinema in questo momento difficile. Un po’ triste la circostanza, ma speriamo davvero che la prossima edizione sarà fantastica come le precedenti e incrociamo le dita… Loro, i D’Innocenzo, li hanno ricevuti al Quattro Fontane e hanno dichiarato: “questo è un cinema che amiamo tantissimo, è come fosse un parente, siamo onorati di celebrarlo con questo premio. Scoprire come questo film sia stato riconosciuto da chi appartiene ad altre culture, riuscendo a connettersi con i temi in senso universale, è per noi motivo di grande soddisfazione”.
Altro super premiato Pierfrancesco Favino cui va il Globo d’Oro 2020 come miglior attore per Hammamet, consegnatogli al Greenwich a Testaccio, il suo quartiere: “ricevere questo premio rappresenta un’occasione unica per me – ha detto – soprattutto in questo momento in cui il cinema vive una situazione difficile. Ho scelto questo cinema perché è il cinema del mio quartiere, non vedo l’ora che cadano queste distanze, queste barriere, e che si torni a dire ‘zitti!’ nel buio della sala, gomito a gomito”.
A Valeria Bruni Tedeschi il Globo D’Oro come miglior attrice protagonista per Aspromonte, la terra degli ultimi: “questo premio è stata una bella sorpresa, il film di Mimmo Calopresti lo trovo bellissimo – ha commentato l’attrice – la nostra amicizia è fondamentale per me e questo Globo d’Oro è come un albero sul nostro cammino. Il premio è un riconoscimento, essere premiati è come ricevere delle carezze, è come incontrarsi, e per me il cinema è prima di tutto l’incontro”.
Globo d’Oro per la miglior serie TV a Paolo Sorrentino per The New Pope: “I premi sono una gratificazione al proprio ego – dice il regista – e ogni tanto ci vuole. Ho scelto di fare questo lavoro proprio perchè non si doveva mandare nessun messaggio, io sono un intrattenitore…”
Per la nuova categoria Miglior Commedia vince Checco Zalone con Tolo Tolo: “ricevere un premio dalla Stampa Estera in un momento difficile come questo è importante soprattutto come segno della fiducia tra i popoli che in questo momento viene a mancare” commenta ironicamente passando il disinfettante sul premio. Globo d’Oro 2020 alla Carriera a Sandra Milo che lo riceve commossa negli studi di Cinecittà: “un riconoscimento così bello e prestigioso mi emoziona e riempie d’orgoglio – dice – e poi riceverlo qui, nel tempio dell’arte straordinaria che è il Cinema. Il Cinema ha bisogno di gente e di vita, vive sullo schermo e vive nella platea, è una delle più belle espressioni della vita”.
A Volevo nascondermi di Giorgio Diritti con Elio Germano il Globo D’Oro per il miglior film: “è un grande onore ricevere questo riconoscimento – ha affermato il regista nella sala del Tibur – che ha un enorme valore nel nostro paese e all’estero. Questo premio ha senso che sia anche una buona occasione per far ripartire il cinema, io lo sento come un segno per tutti quanti, come me, amano il cinema e amano calarsi nel silenzio per condividere un sogno, un’immaginazione, un’esperienza”. Il film vince anche il Globo d’Oro 2020 per la miglior fotografia di Matteo Cocco che lo ha ritirato all’InTrastevere: “sono un italiano che vive all’estro – racconta Cocco – mi emoziona e mi onora ricevere questo premio proprio dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, ha un grande significato per me. Ritrovarmi poi in una delle sale che più ho frequentato e scoprirla vuota è per me motivo di grande tristezza, penso che questo premio debba essere di buono auspicio per la rinascita del cinema e delle sale cinematografiche”.
Come Giovane Promessa premiata Virginia Apicella, protagonista di Nevia, che dal Farnese ha commentato: “l’ultima volta che sono entrata qui è stato per la prima del film – ricorda l’attrice – c’era tantissima gente, mentre oggi, ecco, oggi non c’è nessuno. Vorrei che tutto tornasse a quella sera magica, e spero che tutto migliori presto”.
Il Globo d’Oro 2020 per la miglior opera prima va a Picciridda di Paolo Licata che si porta a casa anche quello per la Miglior Colonna Sonora firmata da Pericle Odierna. Per la categoria dei Documentari il premio va a Vulnerabile bellezza di Manuele Mandolesi e per i Cortometraggi L’amore oltre il tempo di Emanuele Pellecchia. Il Gran Premio della Stampa Estera va al costumista Carlo Poggioli. Di seguito una videosintesi dei commenti dei vincitori a cura di Silvio Puccio (foto di Victor Sokolovicz):