I can’t breathe: attrici e attiviste in sit in per la morte di George Floyd

di Patrizia Simonetti

I can’t breathe

è il nome della protesta che le attrici Blu Yoshimi, Beatrice Grannò, Irene Vetere, Daphne Scoccia, Lidia Vitale e l’attivista Diletta Bellotti della campagna #pomodorirossosangue, daranno vita domani, venerdì 29 maggio alle 9 del mattino davanti all’Ambasciata statunitense in via Veneto a Roma, per sensibilizzare e protestare contro l’assassinio dell’afroamericano di 46 anni George Floyd ucciso lunedì 25 maggio dal poliziotto bianco Derek Chauvin a Minneapolis, in Minnesota, dove sono in corso numerose proteste. Le indagini dell’FBI scattate dopo diverse testimonianze e video che hanno smentito la versione di incidente medico sostenuta dalla polizia, hanno infatti portato al licenziamento di quattro agenti, ma al momento nessuno di loro è ancora ufficialmente sotto accusa. Riunite in un sit-in pacifico, le promotrici dell’iniziativa chiedono giustizia: sui loro striscioni e cartelli ci sarà scritta con la frase I can’t breathe (non posso respirare), le ultime parole pronunciate dall’uomo prima di morire soffocato dal ginocchio del poliziotto che lo aveva fermato per un controllo, sbattendolo poi a terra e bloccandolo così a lungo da ucciderlo. Il sit-in è parte del movimento #BlackLivesMatter che chiede al governo statunitense giustizia per le uccisioni e le violenze degli afroamericani da parte della polizia. “Detto molto sinceramente – ci ha spiegato  Blu Yoshimisentiamo la necessità di un passaggio più diretto tra il bisogno di fare qualcosa e fare effettivamente quella cosa“. La manifestazione, assicura ancora l’attrice, sarà a prova di disposizioni anti-Covid, quindi tutti con mascherina e a distanza di sicurezza.