Ci sono i buoni e ci sono i cattivi nella nuova serie TV intitolata Il cacciatore al via mercoledì 14 marzo su Rai 2, ispirata agli arresti eccellenti del magistrato Alfonso Sabella, liberamente interpretato da Francesco Montanari, da lui stesso raccontati nel libro Cacciatore di mafiosi. E tra i cattivi c’è senza alcun dubbio Giovanni Brusca detto il Verro, cui dà vita Edoardo Pesce, anche lui ispiratosi a un libro per impersonare al meglio l’uomo che ha materialmente pigiato il bottone della megabomba di Capaci la cui esplosione, il 23 maggio 1992, ha ucciso Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, libro intitolato appunto Ho ucciso Giovanni Falcone scritto da Saverio Lodato: “il mio è stato quindi un approccio abbastanza letterario – ci dice Edoardo Pesce nella nostra videointervista che trovate a fine articolo – poi mi sono creato una mia idea della persona; a me interessava più la parte umana, il rapporto con il fratello, con il padre, l’infanzia, la solitudine, il fatto che il padre lo costringesse a fare il pastore, che non fosse portato per lo studio nonostante avesse una mente brillante”. Suo fratello minore Enzo Brusca, che partecipò con Giovanni alla strage di Capaci e che fu anche il carceriere del piccolo Giuseppe Di Matteo prima di diventare un collaboratore di giustizia, è invece interpretato da Alessio Praticò: “Enzo Brusca è un personaggio molto complesso – ci dice Alessio Praticò nella nostra videointervista a fine articolo – perché vive tantissime contraddizioni, soprattutto nei confronti del fratello Giovanni, per cui da attore è stato interessante lavorare su tutte queste sfumature”. Sua la teoria che per molti sarà anche discutibile, ma certo degna di nota, e cioè che “il cattivo non sa di essere cattivo”. Ecco dunque le nostre videointerviste a Edoardo Pesce, che ci parla anche del film che sta girando dal titolo Non sono un assassino, in cui interpreta “un avvocato di una certa poesia”, e ad Alessio Praticò, che invece rivedremo presto in TV su Sky Atlantic nella serie firmata da Niccolò Ammaniti e intitolata The miracle nel ruolo di un giovane padre calabrese messo a dura prova:
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