Il passato apre gli occhi sul futuro. La nuova stagione del Teatro Vittoria di Roma si inaugura giovedì 29 settembre con uno spettacolo che parla di antiche tradizioni. Di musica e amore che qui fanno rima con la Sicilia. Le parole del giornalista e scrittore Pietrangelo Buttafuoco accompagnate dalle note suggestive di Mario Incudine fanno vibrare di passione Il dolore pazzo dell’amore, pièce nata da un’idea di Franco Battiato: “l’idea è stata la sua, ci siamo messi al lavoro con Mario Incudine e Antonio Vasta e poco poco è nato lo spettacolo diventato poi un canone più che un canovaccio” ci racconta Pietrangelo Buttafuoco.
Il fascino del passato che resta cartina di tornasole per il presente…
È un attraversamento interiore ed è segnato dal fatto che queste cose appartengono a tutti noi e in tutti i tempi. Ed è un passaggio esistenziale e la verifica è data dal fatto che qualunque espressione di parola o suono provoca poi un’emozione che si stampa sulla pelle.
Qual è il momento dello spettacolo in cui le batte più forte il cuore?
Quello in cui si fanno i conti con l’abbandono, con l’addio, con i cari che non ci sono più, con la consapevolezza che tutta questa felicità che ci tocca in dote ha il suo contrappasso. Dopo ogni salita c’è una discesa.
Un modo per cristallizzare quei momenti e poterli rivivere?
Sì, senza dubbio, ha ragione, è un modo per cristallizzarli, per creare intorno a loro una teca e riviverli.
Franco Battiato cosa le ha detto ?
Quello che c’ha detto è stato molto bello e allo stesso tempo molto intimo. Il pudore mi impedisce di riferirlo perché è assolutamente bello ed è nel segno di una delle sue canzoni struggenti, quella che ci fa dire: tutto l’universo obbedisce all’amore.
Il dolore pazzo dell’amore resterà al Teatro Vittoria di Roma dal 29 settembre al 9 ottobre per poi continuare il tour nei maggiori teatri italiani.