Chi salverà il mondo? Se lo chiedi a Sunny Pawar ti risponde: “l’amore”. E di amore nel film Il Ragazzo e la Tigre di cui il dodicenne indiano è protagonista a fianco di Claudia Gerini e di un meraviglioso cucciolo di tigre, ce n’è tantissimo.
Il Ragazzo e la Tigre, presentato oggi in anteprima ad Alice nella Città e dal 14 ottobre al cinema con il patrocinio di WWF proprio in quello che, secondo il calendario cinese, è l’anno della Tigre, è il nuovo film di Brando Quilici, nato dal fascino di una leggenda nepalese e dalla volontà del regista di sostenere il programma del WWF Save the tigers now, lanciando un grido di allarme in favore delle tigri e di altre specie di animali selvatici a rischio estinzione, soprattutto per l’avidità di bracconieri senza scrupoli: di tigri in libertà ne restano soltanto 3900 esemplar, meno di 300 in Nepal che è uno degli habitat naturali della magnifica tigre del Bengala. E i giovani, che sono il futuro del pianeta, devono saperlo.
La leggenda è quella di un santo buddista, Guru Rimpoche, che nel IX secolo volò a cavallo di una tigre dal Tibet fino al Butan dove eresse un monastero che chiamò Tiger’s Nest, il Nido della Tigre, dove trovarono rifugio tanti grandi felici braccati. Ed è proprio verso quel monastero che si snoda l’avventuroso viaggio di Balmani, interpretato da Sunny Pawar (già visto nel 2016 a fianco di Nicole Kidman e Rooney Mara in Lion La strada verso casa), assieme al suo cucciolo di tigre da salvare che ha chiamato Mukti. Sono entrambi orfani: il ragazzo per colpa del terremoto in Nepal, il tigrotto per mano del bracconiere di turno, e il loro legame sarà sempre più forte, anche se alla fine Balmani imparerà che a volte l’amore più grande è quello di lasciare andare.
Dall’amore è mossa anche Hannah, la direttrice dell’orfanotrofio che ospitava Balmani, interpretata da Claudia Gerini. Anche lei orfana sin da bambina, si è traformata in una donna empatica, porattrice di un grande spirito materno, coraggiosa e forte. Ecco il nostro videoincontro con Claudia Gerini, Sunny Pawar e Brando Quilici: