Torna al cinema l’amletica storia de Il Re Leone, il film d’animazione Disney del 1994 tra i più visti di sempre, a raccontare di un re tradito dal fratello accecato dalla gelosia e dalla brama di potere che non esita ad ucciderlo e a tentare di eliminare anche il piccolo erede pur di occuparne il trono, alleandosi niente meno che con un branco di iene, affamando il suo popolo e circuendo persino la regina vedova, nonché sua cognata, affinché sieda al suo fianco. Roba mica da ridere…
Il Re Leone, in sala dal 21 agosto, è diretto da Jon Favreau – regista di Iron Man, Il Libro della Giungla – che ha vinto l’Oscar per gli effetti visivi – Avengers: Endgame, e i vari Spider-Man con Tom Holland – che ha avuto l’idea del film durante un viaggio in Africa, ma con l’intenzione di farne qualcosa di veramente diverso: “è una storia davvero molto amata da tutti – dice Favreau – Disney ha avuto un successo incredibile con la versione animata originale e poi con il musical di Broadway, sapevo quindi di dover essere molto prudente con questo progetto; avevo una responsabilità enorme e temevo di fare un disastro, mentre volevo dimostrare a tutti che avremmo potuto rispettare il materiale di partenza, riuscendo allo stesso tempo a dargli vita utilizzando tecniche e tecnologie capaci di lasciare tutti a bocca aperta”.
Missione compiuta. Il Re Leone non è solo live action, ma è fatto con tante differenti tecniche all’avanguardia mescolando computerizzazioni, animazioni, live action appunto, fotorealismo e un paio, sembra solo un paio, di riprese reali. Risultato fantastico: ne Il Re Leone sembra tutto assolutamente vero: il panorama, la savana e gli animali, che peraltro per una volta non fanno le stesse smorfie degli umani ma restano fedeli alle espressioni dei loro alter ego reali.
Altro bello della nuova versione de Il Re Leone sono le voci, e per quanto ci riguarda più da vicino, quelle italiane: Luca Ward con la sua rende ancora più imponente e magnifico Re Mufasa, Massimo Popolizio ancor più subdolo e terrificante suo fratello Scar, Stefano Fresi e Edoardo Leo sono perfetti nel far parlare la coppia di amici più buffa e nullafacente della Savana africana composta da un facocero e un suricato, Pumbaa e Timon, che comunque, alla fine, sono loro a salvare il piccolo Simba da morte certa e ad offrirgli una nuova vita, seppure facendogli dimenticare le sue origini e le sue responsabilità al ritmo di Hakuna Matata, che è un po’ l’equivalente in lingua swahili dello sta senza penzieri gomorriano o dello scialla romano.
E poi ci sono loro, a far parlare e anche cantare con le loro ugole magnifiche Simba e la sua amica Nala che riporta il giovane leone sulla sua strada e gli infonde quel coraggio che tanto aveva da piccolo ma che il senso di colpa inculcatogli dal perfido zio aveva cancellato: Marco Mengoni ed Elisa, lui, 50 dischi di platino in 10 anni di carriera, appena partito con il Fuori Atlantico Tour, con una sola precedente esperienza di doppiaggio in Lorax Il guardiano della foresta nel 2012; lei disco di platino per il suo ultimo Diari aperti, fresca di esperienza al leggio con il remake in live action di Dumbo firmato Tim Burton in cui ha dato voce alla sirena del circo Miss Atlantis e cantato la celebre Bimbo mio, e che ancor prima aveva fatto parlare Poppy in Trolls. I puristi del doppiaggio potranno storcere anche il naso come spesso accade, e a volte a ragione, con i cosiddetti talent chiamati a fare i doppiatori solo per attirare pubblico in sala, ma entrambi se la solo cavata alla grande. Nonostante in alcuni momenti del film forse Simba era un po’ troppo Marco… In ogni caso una bella responsabilità per loro considerando che nella versione originale Simba è doppiato da Donald Glover e Nala da Beyonce, ma nessun dei due ovviamente, da artista affermato qual è, ha mai pensato di imitarli. Di questo e di altro, come del loro personale rapporto con Il Re Leone e dei loro prossimi impegni, ci hanno raccontato loro stessi nel corso dell’incontro stampa a Roma in occasione della presentazione del film, ecco dunque il nostro videoincontro con Marco Mengoni ed Elisa:
Le foto di Marco Mengoni ed Elisa sono di Angelo Costanzo