Si intitola Io sono il nuovo album di Paola Turci, uscito oggi, il 16esimo della lunga carriera della cantautrice romana: tre pezzi inediti, Io sono che dà il titolo all’album, Questa non è una canzone e Quante vite viviamo ed altri 12 del passato, da Bambini a Questione di sguardi, da Volo così a Stato di calma apparente, rivisitati in veste inedita acustico-elettronica.
Album che crea interesse anche per la copertina dove l’artista compare a volto scoperto, per così dire, anche in quella parte “vulnerabile e più fragile – dice la Turci – che per vent’anni ho sempre tenuto coperta dai capelli, perché non ero pronta né abbastanza forte. Oggi a cinquant’anni sono più serena”. Ciò di cui parla sono quelle cicatrici sul lato destro del viso, eredità di un incidente automobilistico di cui restò vittima durante un tour estivo il 15 agosto 1993 sulla Salerno-Reggio Calabria in seguito al quale rischiò di perdere l’occhio destro e subì cento punti di sutura e in seguito 12 interventi di chirurgia plastica. Tanto, forse troppo tempo per capire che la sua bellezza, né di donna né di artista, non ne aveva sofferto affatto.
Ad accompagnare la title track, scritta con Francesco Bianconi e Pippo Rinaldi Kaballà, un video, che trovate in coda all’articolo, girato nel salentino da dove viene il regista, Mauro Russo. “Volevo il mare – racconta Paola Turci – e amo molto la Puglia”. Il tour di Paola Turci partirà a giugno. Ma prima la vedremo in TV in #ioleggoperchè, giovedì 23 aprile in prima serata su Rai3, programma in occasione della Giornata Mondiale del Libro, e anche sul palco del Concertone del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma.
Ecco il video di Io sono: