Ivano Marescotti doppio protagonista alla Festa del Cinema 2019. Presentato oggi nella sezione Riflessi Bar Giuseppe, diretto da Giulio Base, che racconta la strana storia di un signore di una certa età che gestisce un bar e una stazione di servizio in una zona di campagna. Si chiama Giuseppe, è vedovo e ha due figli grandi, cosa potrebbe quindi impedirgli di innamorarsi di una donna appena migrata dall’Africa che inizialmente assume come cameriera? Può importare, magari al paese o ai figli, che lei sia molto più giovane di lui? E che arrivi da un paese lontano? Eppure Giuseppe e Bikira, interpretata da Virginia Diop, sono più simili di quanto ad un primo sguardo possa sembrare. “L’onda che mi ha sospinto verso l’eterna scintilla della novella di Giuseppe e della sua sposa è il loro essere ‘migranti’ – dice Giulio Base – Gli esiliati, ieri e oggi, sopportano le stesse condizioni: l’angoscia di non essere accolti, cosa mangiare, dove abitare, con quale lavoro. Da figlio di migranti, assisto al degenerare delle loro speranze. E ho voluto rileggere la figura di Giuseppe, eterno padre su cui ci si interroga molto anche oggi, per trovarci un’attualità inaspettata”.
Dal lungo al corto. Ivano Marescotti ha infatti accompagnato alla Festa del Cinema di Roma anche l’anteprima del cortometraggio Il muro tra di noi scritto e diretto da Federico Del Buono, in cui I’attore romagnolo interpreta Pietro, un uomo che non si rassegna alla morte della moglie e che per i figli Alex (Stefano Pesce) e Monica (Vanessa Montanari) diventa un peso e anche, per certi versi, un capro espiatorio per le loro insoddisfazioni. E poi Pietro ha eretto un muro fatto di mattoni di silenzio, parla soltanto con un fiore che piantò sua moglie… Ed è da qui che parte la nostra videointervista a Ivano Marescotti: