Kina e Yuk sono due bellissime volpi artiche che si amano. Eh già, si amano. Kina aspetta i cuccioli e Yuk è deciso a prendersi cura di lei e dei loro piccoli, ma capita che il ghiaccio si sciolga più rapidamente del solito e Yuk resti bloccato su una lastra che se ne va alla deriva: l’ultima cosa che vede è lo sguardo smarrito e triste di Kina. Kina e Yuk alla scoperta del mondo è il nuovo spettacolare film di Guillaume Maidatchevsky del quale avevamo già amato Ailo Un’avventura tra i ghiacci raccontato, nella versione italiana del film, da Fabio Volo. A narrare invece le gesta d’amore e d’avventura delle due volpi innamorate è Benedetta Rossi, con la sua voce rassicurante, dal tono familiare e dalla dizione meravigliosamente imperfetta dalla quale traspare il suo inconfondibile accento marchigiano.
Da food blogger e cuoca fatta in casa, con un sito e un canale youtube di ricette di grande successo come fattoincasadabenedetta.it e varie conduzioni televisive alle spalle, al leggio di una sala di doppiaggio, il passo è breve, e non è il primo: Benedetta Rossi aveva già doppiato la sua sé stessa animata nella serie Super Benny andata in onda nel 2022 su Frisbee, ma la responsabilità di dar voce a una storia così appassionata, delicata e importante in tempi come i nostri dove gli animali pagano lo scotto dei nostri errori e della nostra crudeltà, è un’altra cosa.
Kina e Yuk si ritroveranno, ma prima ne passeranno tante: lei, per fame e per cercare una nuova tana visto che la sua è stata occupata da una poco rassicurante volpe rossa, arriverà alla città degli uomini dove se la vedrà con lupi feroci e affamati e con tutti i pericoli di una città che per una volpe incinta non è proprio il massimo. Lui, del resto, rischierà di morire di fame e di freddo galleggiando giorni e giorni su una lastra di ghiaccio senza cibo e riparo. Entrambi però sperimenteranno l’amicizia e la pietà: Kina scoprirà che un cane di nome Rita può essere molto protettiva nei suoi confronti e senza alcun tornaconto, e Yuk si imbatterà in un uomo rispettoso, seppur cacciatore, di chi lotta per la sopravvivenza, anche se di un’altra specie. Happy ending dunque, almeno per la storia privata dei nostri due protagonisti. Per il resto invece, ovvero il riscaldamento globale, le sofferenze inflitte agli animali dall’uomo per le loro pellicce e le loro carni, e tutto ciò che conosciamo, il lieto fine è ancora lontano. Il film lancia un messaggio: gli animali hanno davvero tanto da insegnarci.
Kina e Yuk alla scoperta del mondo al cinema da giovedì 7 marzo, è un film bellissimo, che ci immerge nella natura fredda e bianca dello Yukon, nel Canada settentrionale, tra spazi immensi e creature selvagge e meravigliosi. “Circa cinque anni fa mentre mi trovavo in Canada, sono rimasto colpito dall’articolo di un giornale che mostrava la foto di una piccola volpe artica arenata su un pezzo di iceberg alla deriva – racconta Guillaume Maidatchevsky – alcuni pescatori raccontavano di aver trovato e recuperato l’animale tremante. Per riscaldarla l’avevano sistemata in una cassa prima di liberarla. Leggendo quel resoconto, mi sono chiesto da dove venisse quella volpe, quale fosse il suo percorso e cosa sarebbe stato di lei. Sono partito da quel fatto di cronaca per scrivere la mia storia. Per me, quell’immagine conteneva una drammaturgia molto forte ed è esattamente questo che cerco quando faccio un film.
Kina e Yuk sono due combattenti. Del resto è quello che insegno ai miei figli. Anche quando la situazione appare disperata dico loro: ‘non mollate’. A volte basta poco per sovvertire una situazione. Il mio mestiere consiste nel seminare dei piccoli semi, adoro questo aspetto da giardiniere. E poi si vedrà se questi semi germoglieranno o meno nella testa delle persone. Bisogna dare delle direzioni e delle emozioni, poi è compito degli spettatori farle proprie. Un giorno, dopo aver visto il mio film Ailo Un’avventura tra i ghiacci che narra la lotta per la sopravvivenza di una piccola renna selvatica, una mamma mi ha detto: ‘la piccola renna Aïlo aiuterà mia figlia a crescere’. Mi sono commosso fino alle lacrime”. Alla popolare cuoca e food blogger prestata al doppiaggio, abbiamo invece chiesto come ha vissuto questa nuova esperienza vocale, che sensazioni le ha scatenato la storia delle due volpi e se per amore degli animali, ma anche di noi stessi, crede possibile una cucina ecosostenibile. Ecco dunque la nostra videointervista a Benedetta Rossi: