C’era una volta una ragazzina dallo spirito libero che viveva nella campagna toscana. Ha una voce splendida e il dono di saper cantare, ma non lo sa ancora. A scoprirlo per caso è Suor Margherita che, trovandola a bighellonare per il convento, la invita ad unirsi al piccolo coro disastroso che ormai rassegnata continua a tentare di dirigere. Sua madre Viviana è una donna fragile, affetta da quella malattia che ti costringe ad alti e bassi di umore e che a volte ti immobilizza che si chiama depressione. Ma ogni volta che ascolta sua figlia cantare, è come se nascesse di nuovo, ritrovandosi vigile, vitale, felice e rapita da quel suono meraviglioso. Così la ragazzina di campagna si convince di avere il superpotere di far star bene sua madre e l’asseconda nel suo sogno di vederla in televisione a cantare su un palcoscenico, magari quello di un varietà, o del Festival di Sanremo, magari… Così Viviana le fa prendere lezioni dal maestro Leonildo che non comprende quel suo spirito allegro e ribelle, ma che riuscirà comunque a metterla sulla strada giusta con le sue canzoni inventate che tradiscono uno spirito romantico e lieve. Sono gli anni Sessanta e quella ragazzina si chiamava, e si chiama tuttora, Nada.
Nada nel 2008 scrisse un libro in cui racconta la sua vita intitolato Il mio cuore umano, ed è da quel libro che arriva La bambina che non voleva cantare, il film TV diretto da Costanza Quatriglio su Rai1 mercoledì 10 marzo. Ad interpretare Nada è Tecla Insolia, perfetta per il ruolo, intanto perché pur essendo nata a Varese è poi cresciuta a Piombino, e la parlata toscana ce l’ha naturale, ma soprattutto perché è sia attrice – l’abbiamo già vista ne L’Allieva e in Vite in fuga – che cantante: lo scorso anno l’avevamo incontrata a Sanremo dove è arrivata seconda tra le Nuove Proposte con la sua 8 Marzo vincendo sia il premio Enzo Jannacci che quello della sala stampa Lucio Dalla, ed è da poco uscito il suo nuovo interessante singolo intitolato L’urlo di Munch. Un plauso speciale a lei per non aver tentato alcuna imitazione dandole volto e voce ne La bambina che non voleva cantare. Perfetta anche Carolina Crescentini nel ruolo di Viviana, una madre ingombrante ma al tempo stesso motore primario del futuro della figlia; così come Nunzia Schiano che interpreta nonna Mora; Paola Minaccioni nell’insolita parte di una suora, la talent scout, per così dire, Suor Margherita; Paolo Calabresi perfetto pure lui come Maestro Leonildo; e poi Sergio Albelli, nel ruolo di un padre morbido Gino, paziente, che in Nada vede tanto del suo carattere e della sua stessa inclinazione a nascondere o forse difendere il proprio talento dal mondo. Giulietta Rebeggiani, già vista in Favolacce, interpreta invece Nada da piccolina; Federico Calistri è il giovane Gerri Manzoli, bassista e bello dei Camaleonti che aiutò Nada a superare le sue paure e insicurezze fino a legarsi a lei per tutta la vita. Nel cast anche Massimo Poggio. Ecco le nostre videonterviste a Tecla Insolia e a Carolina Crescentini, a seguire la videosintesi della conferenza stampa de La bambina che non voleva cantare e le dichiarazioni di Nada sulla tasposizione televisiva della sua autobiografia: