Sanremo 2021 è un Festival anomalo e si sa. Ma a Sanremo nessuno può togliere quel potere che ha di lanciare e amplificare la musica, qualunque essa sia. Si dice d’accordo anche La Rappresentante di Lista (LRDL), ovvero Veronica Lucchesi, cantante, e Dario Mangiaracina, polistrumentista, insieme dal 2011, primo album tre anni dopo, che partecipano per la prima volta. La canzone che hanno portato sul palco dell’Ariston – dove anche l’occhio è di certo gratificato dai colori e dalle performance del duo, accompagnato come per ogni live anche dalle musiciste aggiunte Erika Lucchesi e Marta Cannuscio – si intitola semplicemente Amare, scritto da La Rappresentante di Lista con Dardust e Roberto Cammarata: “Amare è un’azione – spiegano Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina – un verbo all’infinito, perché̀ è uno slancio, un movimento che può̀ arrivare lontanissimo, diverso dall’Amore che alle volte sembra fermo, immobile, un pezzo di marmo che si inchioda o cade sopra di te come una convenzione. Ecco, questa canzone vuole scacciare via quella paura, vuole rinascere, risollevarsi, reagire al pianto e respirare. La necessità di Amare, invece, è la comunità̀, non può̀ prescindere da quel ‘sentire insieme’ che aiuta a salvarci, a proteggerci“. La loro energia non si è risparmiata neanche per la serata delle cover per la quale hanno scelto Splendido Splendente di e con Rettore sul palco. Amare ha anticipato di pochi giorni il loro quarto album appena uscito e intitolato My Mamma, nel senso di eredità, di lasciare qualcosa a qualcuno, ci hanno rivelato nel nostro videoincontro, la naturale prosecuzione dei temi raccontati nel loro precedente lavoro Go Go Diva: Amare, amarsi, costruire ponti, l’incontro con l’altro. Scrittura per esorcizzare la solitudine, che ha dato ancora maggior eco a temi ai quali sono da sempre più legati: corpo/genere/femminilità/femminismo, ma anche e più nello specifico inclusività/passione/ accoglienza/rinascita. Ecco il nostro videoincontro con La Rappresentante di Lista:
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