Avete un’amante e vostra moglie sta per scoprirvi? Avete raccontato di stare in un posto e invece siete altrove? Dovete dimostrare che siete partiti per un convegno mentre state trascorrendo un week end di vacanza con la vostra amante proprio nel giorno del vostro anniversario di matrimonio? Niente paura, c’è L’agenzia dei bugiardi che è anche il nuovo film di Volfango De Biasi in sala da giovedì 17 gennaio con Medusa, remake del francese Alibi.com di Philippe Lacheau, completamente riscritto dallo stesso regista assieme a Fabio Bonifacci e adattato al cast nostrano composto da Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini e Diana Del Bufalo che nella realtà sono una coppia vera ma nel film no, Massimo Ghini, Giampaolo Morelli, Herbert Ballerina, Carla Signoris e Paolo Calabresi, e ci sono anche Raiz, Piero Pelù con un cameo e Nicolas Vaporidis con un’apparizione.
L’agenzia dei bugiardi dunque, o meglio la SOS Alibi, specializzata nel metterci una pezza, organizza tutto alla perfezione risolvendo ogni vostro problema perché “noi vendiamo alibi” spiega il titolare Fred (Giampaolo Morelli) al nuovo arrivato Paolo (Paolo Ruffini) mostrandogli come Diego (un Herbert Ballerina meno imbranato del solito) sia il mago del computer attraverso il quale riesce a sapere vita, morte e miracoli – se ce ne sono – di tutti i clienti, familiari e amici, così da poter mettere in scena la commedia più credibile di sempre. Perché “meglio una bella bugia che una brutta verità” dice ancora Fred e, rivelando il carattere filantropico dell’agenzia “evitiamo alle vittime il dolore inutile della verità” aggiunge. Così quando arriva Alberto (Massimo Ghini) nei guai fino al collo, beh, niente paura, ci sono loro a toglierlo dalle sabbie mobili (più o meno), non prima di avergli regalato tale perla di saggezza: “mai mentire a tutte e due”, dove per tutte e due si intende la moglie Irene (Carla Signoris), giudice di professione e titolare di quella che forse è l’unica verità, e cioè che “si perdona in proporzione a quanto si ama”, e l’amante Cinzia (Diana Del Bufalo), nome d’arte W (che si legge dabliu) Cinzia, perché lei è una rapper e prima o poi sfonderà con il suo pezzo d’esordio caricato su YouTube che si intitola Compromessi stop, che in versione videoclip è peraltro la sigla di coda del film. Del resto Massimo Ghini oramai è ben addestrato al ruolo di marito fedifrago e traditore, incline alle scappatelle e a mettersi nei guai dovendosi nascondere all’una e all’altra, così lo vediamo ne L’agenzia dei bugiardi e così lo abbiamo visto in Natale a 5 stelle, tanto che “ormai mi porto i vestiti da casa” ci risponde lui stesso nel nostro videoincontro. Poi però anche per il cinico Fred arriva l’amore, impersonato da Clio (Alessandra Mastronardi), guarda caso figlia di Irene e Alberto, ragazza apparentemente disinvolta ma con un trauma traditorio alle spalle che l’ha trasformata in un’amante per un mese al massimo e in un’investigatrice che, chissà perché, ricorda tanto Alice de L’allieva, anche se la Mastronardi ci dice di no. Ecco, ora prendeteli e metteteli tutti insieme in vacanza in un resort pugliese. Tutto ciò senza dimenticare Maurizio (Paolo Calabresi), amico di famiglia e innamorato silente da ben 35 anni di Irene che si riconsola – in senso molto esplicito e pratico – con le sue fotografie. Tra gag e semitravestimenti, fughe e ritorni, bugie e rivelazioni, confessioni e dichiarazioni, qualche esagerazione “animale” come barboncini che prendono fuoco scalciati in piscina, gatti lanciati da un’auto in corsa all’altra, zebre costrette al selfie e cavalli dipinti in bianco e nero (naturalmente tutto finto come ci assicura il regista, ma le scene queste sono), L’agenzia dei bugiardi non è una novità assoluta nel panorama cinematografico italiano ma il cast è una sicurezza, per cui seppure non si ride a crepapelle si sorride e il film regge bene. E poi il lieto fine aiuta. Ecco allora il nostro allegro videoincontro con Alessandra Mastronardi, Paolo Ruffini, Diana Del Bufalo, Massimo Ghini, Giampaolo Morelli, Herbert Ballerina e il regista Volfango De Biasi: