Lea non è perfetta, tanto meno santa. Lea è una donna normale, come può esserlo una donna cresciuta in una famiglia affiliata alla ‘ndrangheta: il padre glielo ammazzano davanti agli occhi che è ancora una bambina, il fratello Floriano decide di vendicarlo e poi diventa il boss del paese, Petilia Policastro, in provincia di Crotone. Lea cresce così, fiera, spavalda, arrogante verso una cultura che le sta stretta, ma non può che innamorarsi di un gregario del fratello, Carlo Cosco, un cognome che sembra uno scherzo del destino. Non lo sposerà mai ma lo amerà, lo seguirà a Milano, dove poi verrà arrestato, e con lui avrà una figlia che chiamerà Denise e per amor suo, spinta solo da quella forza che ti sorprende quando devi difendere i tuoi figli e che ti fa diventare una leonessa pronta a morire per i suoi cuccioli anche se davanti hai dei lupi, si allontana, si ribella e denuncia. Perché Denise non può vivere tra sangue e paura come è vissuta lei. La ‘ndrangheta però non perdona e neanche l’uomo che amava, così Lea sparisce e il suo corpo pure, divorato dalle fiamme e sepolto chissà dove, e allora sarà un’altra donna a prendere il suo posto, una donna che da lei ha ereditato coraggio e passione, sua figlia Denise. Lea è esistita davvero, di cognome faceva Garofalo ed è stata ammazzata sei anni fa. A raccontarla in un film per la TV intitolato semplicemente Lea, nato in collaborazione con Libera di Don Ciotti, presentato oggi in apertura del Roma Fiction Fest e in onda su Rai1 mercoledì 18 novembre, è Marco Tullio Giordana che per la sua Lea ha voluto Vanessa Scalera, eccola nella nostra videointervista:
A dar vita a Denise è invece Linda Caridi, qui nella nostra videointervista:
Nel cast anche Alessio Praticò (Carlo Cosco), Francesco Reda (Giuseppe Cosco), Mauro Conte, Antonio Pennarella e Giulia Lazzarini.